Milan, nostalgia canaglia: stasera finale di Champions a San Siro nel giorno della memoria rossonera

Nostalgia, nostalgia canaglia. È quasi una beffa, una sorta di scherzo del destino: la finale di Champions League, a San Siro, nel giorno della memoria rossonera: il 28 maggio, dolce ma nostalgico anniversario di una notte storica per il "milanismo", quella dell’Old Trafford e della Coppa alzata al cielo di Manchester, in faccia ai rivali di sempre. Dal derby europeo in salsa tricolore a quello tutto spagnolo (il secondo nel giro di due anni), il passo è stato lungo e - ahinoi - doloroso.

SAN SIRO A FESTA - Questa sera, il Milan non può far altro che accomodarsi davanti al televisore, pensando ai bei tempi, ad Ancelotti e allo sguardo di Sheva prima di imboccare la via del dischetto. Nostalgia, dicevamo, quella che tutto fagocita per poi trasformarsi in depressione. Perché sarà dura guardare Real e Atletico darsi battaglia nel pancione di San Siro, vestito a festa per l’appuntamento più importante e atteso. Nessuna ansia, niente brividi, solo frame ed emozioni decisamente contrastanti.

FILO INTERROTTO - Il Milan e la Champions, un legame che sembrava indissolubile, ma che da qualche anno si è spezzato, all’improvviso. Mentre le altre (Juve compresa) si godono lo spettacolo, il palcoscenico più eccitante, le note più armoniose. Ai rossoneri non restano che la nostalgia (appunto) e i rimpianti, figli di un passato glorioso e di un triste presente. Il futuro, chissà... Ma attenzione: vivere solo di ricordi porta con sé un oceano di controindicazioni.