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tmw / milan / Editoriale
In attesa di notizie finalmente concrete è meglio navigare a vistaTUTTO mercato WEB
martedì 31 maggio 2016, 00:00Editoriale
di Furio Fedele
per Milannews.it

In attesa di notizie finalmente concrete è meglio navigare a vista

Furio Fedele, giornalista professionista al seguito del Milan per il Corriere dello Sport e corrieredellosport.it

Silvio Berlusconi sembra deciso, forse non ha più dubbi: vuole vendere il Milan ai cinesi. Ma solo ed esclusivamente alle sue condizioni. Non è una questione di soldi, ma di prospettive per quanto riguarda il futuro del club rossonero. Il presidente pretende che l’impegno dei nuovi padroni sia concreto e continuo. Con investimenti periodici nell’ordine delle decine di milioni di eruo. Lui stesso vuole farsi garante di questa situazione restando alla guida (poco onoraria ma molto concreta) del club per almeno altri 2-3 anni con il consenso dei nuovi arrivati. I cinesi sono sicuramente animati da ottimi propositi, ma non sembrano ancora pronti ad affrontare questa avventura con le conoscenze e la perizia di chi sa e
capisce di calcio. Tanto è vero che, almeno finora, non sono emersi elementi certi su chi dovrà realmente guidare il club in campo e nel nuovo Cda. 

STRATEGIE. Lo stesso Berlusconi lancia ormai quotidianamente segnali ben precisi per quanto concerne le strategie agonistiche. Sarà un Milan giovane e made in Italy, con una base molto solida e uno-due innesti di pregio che possano fare la differenza. Il ritorno di Kovacic a Milano, ma in maglia rossonera, potrebbe risultare più positivo rispetto ad altri
esperimenti bipartisan (Vieri, Ronaldo, Balotelli...) che, invece, non hanno reso come in molti si erano illusi potesse accadere. Ibrahimovic viene considerato un investimento da...Monopoli, assolutamente sproporzionato alle possibilità economiche del Milan e, probabilmente, anche rispetto all’effettivo attuale valore di un campione che, comunque, il 3 ottobre compirà 35 anni. 



PROSPETTIVE. Fra l’altro Silvio Berlusconi intende imporre a cinesi Cristian  Brocchi che proprio nell’epilogo (la finale di Coppa Italia persa contro la Juventus) della recente stagione ha raccolto i frutti di un lavoro troppo breve ma intenso che lascia ben sperare per il futuro. Del resto escludendo piste esterofile (Emery, Garcia...) o italiche (Giampaolo) sempre ricche di incognite, Brocchi avrebbe il vantaggio di poter partire subito senza dubbi e tentennamenti alla ricerca dei segreti
e delle verità che contaminano Milanello e dintorni. Anche i cinesi sembrano essersi fatti una ragione in tal senso. Troppe novità, molte di queste avvolte nel buio di oggettive incognite, potrebbero rendere ancora più arduo e spericolato l’inizio di una stagione dove, per la terza volta consecutiva, il Milan dovrà fare a meno delle Coppe europee.

GARANZIE. Questa e la prossima settimana saranno fondamentali per conoscere nei dettagli i programmi del nuovo Milan. Con o senza cinesi e, a maggior ragione, con o senza Berlusconi il club rossonero cambierà pelle, anche perchè bisognerà apportare dei correttivi per cercare di tornare competitivi fin da quest’anno, con la riconquista, come minimo,
del terzo posto. Come tetto i tempi tecnici non consentono una fase di sperimentazione su nessun fronte, tanto meno quello tecnico e tattico. Potrebbe anche darsi che il mercato estivo possa avere un’impennata nella seconda parte di agosto, quando gli eventuali nuovi proprietari potrebbero avere le idee più chiare. Per il momento è meglio averle adesso nitide e realizzabili.