Cessione Milan: i cinesi spingono per chiudere il prima possibile, ma si attende Berlusconi. Capitolo allenatore: Giampaolo non è così sicuro. Mercato: Pjaca più di Vazquez e Saponara

Quella che inizia oggi sarà la settimana che porterà il Milan a conoscere il nome dell’allenatore della prossima stagione. Così è stato comunicato e così dovrebbe essere anche perché tra meno di 10 giorni i giocatori faranno rientro a Milanello per iniziare a sostenere i test atletici prima del raduno del 7 luglio, giorno in cui i cinesi vorrebbero sancire lo storico passaggio di consegne. La trattativa ha mutato i suoi connotati, con la cordata asiatica che vuole prendere l’80% delle azioni del club di via Aldo Rossi (con tutti i vantaggi del caso in occasione di decisioni da prendere nel CdA), ma è proprio dalla parte asiatica che arriverebbero i segnali più positivi sulla vicenda. Quello che apprendiamo è che ogni discorso, sia in positivo sia in negativo, legato alla cessione della maggioranza del Milan verrà portato avanti solo ed esclusivamente quando Silvio Berlusconi uscirà dall’ospedale. Le parti continueranno a trattare, con Galatioto che dovrebbe essere segnalato come in arrivo a Milano nelle prossime ore per riprendere, di persona, ogni discorso pur di arrivare ad una conclusione rapida della vicenda per dare anche al Milan un budget definito per il mercato estivo, che vede in Lapadula e Vangioni i due acquisti fin qui effettuati dai rossoneri.

Il capitolo allenatore, invece, continua a tenere banco. Cristian Brocchi ha comunicato a Berlusconi la sua volontà di non continuare ad essere l’allenatore del Milan in quanto ritiene che non vi siano le condizioni ideali per proseguire. Il contatto telefonico avuto ieri pomeriggio con lo stesso Berlusconi, però, lo avrebbe indotto a prendere ancora alcuni giorni di riflessione visto che al presidente rossonero, Marco Giampaolo non piace. E non siamo nemmeno così sicuri che l’ex allenatore dell’Empoli sarà l’allenatore rossonero per la stagione 2016/17. La sua scelta è stata ponderata da Galliani, che lo ha fatto incontrare con Gancikoff, ma è altrettanto vero che non si può escludere a priori la candidatura di De Boer o di un altro profilo internazionale. Quindi, seppur in vantaggio negli exit poll, è ancora tutto da vedere chi sarà il tecnico milanista del prossimo anno, anche se il futuro bussa alle porte.

Dopo Lapadula, il Milan prosegue sulla linea giovane e punta molto forte su Marko Pjaca della Dinamo Zagabria. Il talento croato, sul quale la concorrenza è forte, è salito vertiginosamente nelle graduatorie di gradimento dei rossoneri, più di Vazquez (che rimane caldo) sia su Saponara. Ci saranno dei contatti anche per Lacroix del Sion (serve almeno un difensore centrale) mentre in uscita si pondera la cessione di Bacca (la richiesta rimane sempre sui 27 milioni) e di Niang. In standby le posizioni di Suso e di altri giocatori, sui quali deciderà il prossimo allenatore. Gabriel è sempre più vicino al Torino mentre su Verdi è tornato l’Empoli, ma il Pescara è in vantaggio.