Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Il caso Bacca, la mancanza di soldi e chiarezza, l'estate surreale del Milan
mercoledì 27 luglio 2016, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Il caso Bacca, la mancanza di soldi e chiarezza, l'estate surreale del Milan

Direttore di MilanNews.it, collabora con TMW Radio e Tuttomercatoweb.com. Lavora anche con INFRONT. Ospite nelle trasmissioni televisive su Sportitalia, Telelombardia e 7Gold.
Poche cose in questo preciso momento storico appartengono ancora al vero Milan, la confusione è talmente ampia che in pochi riescono a riconoscersi in questo glorioso club, sempre più in crisi d'identità. Da diversi anni il presidente Berlusconi ha lentamente lasciato morire la sua creatura tagliando gli investimenti. Tranne per la scorsa stagione, quando sono stati spesi cento milioni, il Milan negli ultimi anni ha drasticamente ridotto il budget, livellando verso il basso la qualità dei rinforzi. Tre mesi estivi ogni sessione di mercato per portare prestiti e parametri zero, giocatori sul viale del tramonto, gente che si è dimostrata inadatta a vestire questa maglia. Il tifoso si riconosce sempre meno in questo Milan, costretto a vendere il suo attaccante migliore per fare campagna acquisti, come una qualsiasi squadra di metà classifica che si autofinanzia vendendo il più forte della rosa. Nulla di nuovo, perché è già successo in passato con Ibra e Thiago Silva, prima ancora con Kaká e Sheva. Questa volta però si rischia di andare addirittura alla rottura con il colombiano, perché più tempo passa e più il Milan resta bloccato sul mercato, con il timore di perdere quegli obiettivi individuati da tempo: Musacchio è l'esempio più calzante. Galliani spera che Bacca accetti il West Ham per ottenere subito i 30 milioni e chiudere due o tre operazioni, senza soldi il Milan non può fare nulla. Questa è forse l'estate più difficile di sempre, surreale se vogliamo. Il Milan aspetta la firma sul preliminare per la cessione del club ai cinesi, ma non ha soldi per fare mercato, rischiando di buttare un'altra stagione, accumulando di fatto altro ritardo dalle altre squadre. Tutti in società sono in attesa di questo passaggio di consegne, ma le previsioni ottimistiche di inizio maggio hanno lasciato spazio ad una realtà priva di entusiasmo. I cinesi i soldi li metteranno solo da ottobre, quando sarà troppo tardi, ora l'unica via d'uscita è vendere Bacca al più presto. Dal canto suo Fininvest non vuole spendere più un euro, la morale è che la dirigenza dovrebbe rinforzare il gruppo solo grazie ai ricavi delle cessione dei giocatori in squadra. Il colombiano per caratteristiche non è l'attaccante che ti fa innamorare, tatticamente ha diverse pecche e nell'arco della scorsa stagione ha commesso parecchi errori, in particolar modo si isola troppo dal gioco. Ma è un vero bomber e lo testimoniano i 20 gol complessivi in un'annata disastrosa. Venderlo vorrebbe dire calare notevolmente l'apporto dei gol, perché nelle idee del Milan non ci sarà un sostituto di Bacca, si andranno a rinforzare altri reparti, con la paura fondata che ci saranno sempre le stesse difficoltà nel metterla dentro. Insomma doveva essere un'estate diversa, quella del rilancio, invece si sta vivendo l'ennesima agonia. Resta poco più di un mese per fare mercato e accontentare Montella, ma potremmo trovarci di fronte ad un altro anno di transizione, poi se ci sarà il tanto agognato passaggio ai cinesi, i benefici di tale operazione potrebbero arrivare da gennaio in poi, quando il Milan avrà maggiore disponibilità economica. D'altronde nemmeno venti giorni fa Silvio Berlusconi parlava di 400 milioni da investire in due anni, vedremo se sarà l'ennesima promessa non mantenuta nei confronti di una piazza ormai esasperata.