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Cessione Milan, ok alle riflessioni ma attenzione agli allarmismi. Montella e la vecchia rosa, dei nuovi nemmeno l’ombra
martedì 27 settembre 2016, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Cessione Milan, ok alle riflessioni ma attenzione agli allarmismi. Montella e la vecchia rosa, dei nuovi nemmeno l’ombra

Direttore di MilanNews.it, collabora con TMW Radio e Tuttomercatoweb.com. Lavora anche con INFRONT. Ospite nelle trasmissioni televisive su Sportitalia, Telelombardia e 7Gold.

La preoccupazione per la grande rivoluzione cinese che dovrebbe arrivare tra qualche settimana è legittima. Quando sai cosa lasci e non sai cosa trovi c’è sempre quella dose di timore dettata dall’incertezza, dall’ignoto. Al Milan sta per cambiare tutto, diverse trasformazioni sono già in atto ed entro la fine dell’anno ne arriveranno altre. E’ giusto porsi delle domande e fare delle riflessioni sulla composizione della cordata cinese che sta acquistando il 99,93% delle quote del Milan da Fininvest, perché a parte i diretti interessati per ora nessuno sa con precisione da quanti imprenditori sarà composto questo consorzio e soprattutto con quali percentuali. Fin qui tutto giusto, perché porsi delle domande su quest’affare è normale, ma un conto sono le riflessioni un altro sono gli allarmismi. Gettare fango e mettere in cattive luce questa operazioni solo per supposizioni personali, senza sapere realmente come stanno i fatti, potrebbe essere un esercizio pericoloso.

Nei giorni scorsi sono arrivati due comunicati ufficiali di Fininvest e della Sino Europe Sports per chiarire alcuni articoli tendenziosi, al punto che la cordata cinese si è riservata anche la possibilità di agire per vie legali per stoppare questa macchina del fango. In molti hanno sottolineato che alcuni interpreti della vecchia cordata stanno facendo il più classico dei dispetti a quella attuale che ha già pagato 100 milioni di caparra per l’acquisto del club. Perché alla fine tutto si riduce a questo: la caparra per ora resta la più grande garanzia di solidità della cordata di Pechino.  Fininvest inoltre prima di muovere passi decisivi ha effettuato le dovute verifiche e nessuno si sognerebbe di firmare un assegno di cento milioni per poi tirarsi indietro. Il closing non è a rischio, l’affare andrà in porto, i cinesi diventeranno i nuovi proprietari del Milan. Semmai le riflessioni potrebbero spostarsi sui progetti futuri del gruppo asiatico, su quanto investiranno nel mercato di gennaio e in quelli successivi. Anche se nel comunicato Fininvest c’è scritto chiaramente che si investiranno 350 milioni in tre anni per risollevare la squadra, non tutto destinati al mercato ovviamente.

Una squadra che però sta cercando di tornare a camminare con le proprie gambe, senza attendere i rinforzi invernali. Montella sta lavorando con il materiale a disposizione e in modo particolare con il gruppo della scorsa stagione. Va sottolineato che il Milan non subisce gol da tre partite di fila, ha un punto in più rispetto all’anno scorso dopo sei gare, ha la media età più bassa della serie A visto i tanti giovani, e tanti italiani, presenti in campo dal primo minuto. Ma allo stesso modo va precisato che Montella non sta prendendo in considerazione i sei acquisti realizzati dalla dirigenza in estate. Sosa, Lapadula, Pasalic, Mati Fernandez, Vangioni e Gomez stanno giocano pochissimo, è una cosa che balza subito all’occhio quando si legge la formazione titolare del Milan ad ogni partita.

Ma che fino hanno fatto i nuovi acquisti? Evidentemente nessuno è migliore dei titolari, sono delle riserve utili a Montella per allungare la panchina. Ma invece di spendere 25 milioni per 6 acquisti non era meglio prendere uno o due di grande qualità per alzare davvero l’asticella? La società ha preferito fare altre scelte, non tralasciando che questo è stato un mercato davvero strano, in condivisione con i cinesi e con tante limitazioni economiche. Vedremo a gennaio cosa riuscirà a fare la nuova dirigenza con Fassone e Mirabelli.

Tornando al campo, domenica arriverà la vera bestia nera del Milan delle ultime stagioni: il Sassuolo. La banda di Francesco è una diretta concorrente per l’Europa e una vittoria prima della sosta per le Nazionali, a San Siro, verrebbe salutato con grandissimo entusiasmo dal popolo milanista.  C’è voglia di rivincita dopo le scottanti delusioni contro il Sassuolo dei mesi scorsi, Montella e i suoi ragazzi dovranno chiudere al meglio questo filotto positivo di gare dopo Samp, Lazio e Fiorentina.