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Milan, a volte è meglio un 18 che ripetere un esame. Ma col Sassuolo ci sarà la prova del nove. Monto, un mese che da fiducia. Verdi, un talento sul quale si poteva puntareTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 26 settembre 2016, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Milan, a volte è meglio un 18 che ripetere un esame. Ma col Sassuolo ci sarà la prova del nove. Monto, un mese che da fiducia. Verdi, un talento sul quale si poteva puntare

Giornalista, a MilanNews.it dal 2009. Collaboratore per Tuttosport, lavora anche per TMW Radio. Ospite a Sportitalia, dal 2010 al 2016 a Radio Sportiva.

Il Milan di Vincenzo Montella inizia a carburare anche a livello di risultati. Il pareggio di Firenze è un risultato positivo, visto che il campo della Fiorentina non è un terreno di caccia facile da conquistare, soprattutto per una squadra che è ancora in fase di crescita di modellamento da parte del suo allenatore. E pensare che, a rivedere le occasioni create, è stato proprio il Milan ad avere le chance più nitide – rigore di Ilicic a parte – per sbloccare la partita, ma le polveri bagnare di Niang e Bacca e il salvataggio di Badelj sulla linea sul mancino di Suso, hanno inchiodato il risultato sullo 0-0 esattamente come è stata decisiva la solita parata di Donnarumma, questa volta a disinnescare un tiro velenoso di Borja Valero. Il Milan, però, passa l’esame Fiorentina. Ha ragione Montella a dire che il voto non è alto, ma come spesso accade nelle carriere universitarie, è meglio accontentarsi di una valutazione bassa in un esame difficile piuttosto che uscire con le ossa rotte e dover riprendere in mano determinati mattoni con il dubbio che, al prossimo appello, quello stesso esame ti possa tornare di nuovo sul muso. Adesso, però, ci sarà bisogno di tornare sulla strada dei tre punti e, per farlo, Montella dovrà preparare al meglio la sfida contro il Sassuolo, ovvero una delle bestie nere degli ultimi anni del Milan.

Rimanendo in tema di esami superati, c’è un Riccardo Montolivo che, da qualche partita a questa parte, sta fornendo delle prestazioni convincenti. Non ci nascondiamo dietro un dito e non neghiamo quanto scritto in passato, ma va anche riconosciuto il giusto merito ad un giocatore che sta aiutando molto la squadra a crescere. Le prove contro Lazio e Fiorentina dovranno servirgli come un’iniezione di fiducia di un certo livello per poter essere ancora protagonista dentro un Milan che non ha registi puri nel ruolo se non lui e Manuel Locatelli, che già in tre occasioni lo ha fatto traslocare nel ruolo di mezz’ala a gara in corso. Quella in atto potrebbe essere la genesi di un passaggio di consegne futuro. Va detto che Riccardo ha sofferto tanto le critiche degli ultimi anni e ha pagato anche un prezzo eccessivo con la sfortuna, con i due infortuni capitatigli nel 2014 e nella scorsa estate che ne hanno limitato il rendimento. Ora, però, anche lui non deve abbassare il livello di guardia e tenere alto quello delle prestazioni, altrimenti quanto fatto nell’ultimo mese verrà cancellato con troppa facilità.

Si, sono un estimatore di Simone Verdi fin dal lontano 2009, quando l’esile esterno offensivo della Primavera del Milan iniziava a incantare con le sue giocate sui campi delle giovanili. Il suo avvio di stagione è stato folgorante, con tre gol nelle ultime quattro partite e l’assist al bacio di ieri che ha messo in porta Mattia Destro per il vantaggio del Bologna sull’Inter. La sfortuna, forse, ha deciso di abbandonare “Magic Box” dopo anni difficili, tra allenatori che non hanno creduto in lui dopo averlo voluto fortemente (vero Ventura?) e quella chance che il Milan, forse troppo frettolosamente, non gli ha mai concesso all’interno della sua prima squadra. La sua cessione per 1,5 milioni di euro (pagabili in tre anni) che consente al Milan di avere anche il 20% della futura rivendita, forse sono stati troppo pochi e vedendo il gioco che fa Montella, il dubbio che potesse tornare utile alla causa aumenta. Ma le strade del calcio sono infinite…