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Genoa e Pescara, appuntamenti da non fallire. Mercato di gennaio: Montella è già in attesaTUTTO mercato WEB
martedì 25 ottobre 2016, 00:08Editoriale
di Furio Fedele
per Milannews.it

Genoa e Pescara, appuntamenti da non fallire. Mercato di gennaio: Montella è già in attesa

Il Milan c’è e si vede. Il secondo posto in classifica, comunione con la Roma, non è affatto velleitario. Anzi. È stato conquistato sul campo, con un po’ di fortuna ma anche con grande merito considerato il fatto che Montella non ha certo a sua disposizione gli organici di Juventus, Roma, Napoli e Inter e, soprattutto, deve fare i conti con un mercato estivo praticamente nullo, che finora non ha ha mai inciso ad eccezione di qualche sprazzo di vivacità di Gianluca Lapadula. Dice bene Montella: il nostro campionato inizia a Marassi contro il Genoa. È anche vero che il...secondo tempo di una partita che inizia questa sera ma dura in realtà 180', secondo noi, è previsto domenica a San Siro quando arriverà il Pescara dell’ex-Oddo. La rabbia del Milan che si è tramutata in gioia dopo i successi contro Sassuolo (in rimonta da 1-3 a 4-3 in 8'), Chievo e Juventus, è stata nel frattempo immagazzinata da Genoa e Pescara. La rabbia, in assoluto, è uno degli stimoli che, se utilizzato in maniera costruttiva, può far cambiare la vita, il corso delle cose, le situazioni più complesse e difficili. SAGGEZZA. Fra i tanti meriti di Vincenzo Montella c’è quello di aver capito, in tempo reale, dove si trova, la realtà che deve affrontare in un contesto assai complicato. Quindi ha già catalogato la sfida contro il Genoa come «la partita più difficile» che il Milan deve affrontare. Questa sera centellinerà il turnover con un paio di innesti (Poli per Abate, Honda per Suso quelli più probabili) ma costringerà la maggior parte dei suoi effettivi a un’altra prova dura, da duri. Il viso scavato dalla grinta di Juric, erede di Gasperini sulla panchina rossonera, è quanto mai sintomatico anche perchè la tradizione del Milan a Marassi (quello rossoblù) è decisamente negativa. Un successo potrebbe consentire al Milan di trascorrere una lunga, piacevole notte in testa alla classifica. DETERMINAZIONE. Ma Montella non si esalta, non si deprime e, soprattutto, non dimentica. La battuta-considerazione di ieri a Milanello a proposito della formazione dei sogni made in Italy del presidente Berlusconi svelatagli a luglio («I nuovi? Li vediamo a gennaio») lascia intendere che il tecnico milanista si aspetta risultati seri e concreti nel mercato di gennaio. Sognare è bello, è lecito a maggior ragione quando il sogno dura a lungo. Ma i sogni e sognare non basta. Questo Milan è no-limits. Lo è stato per molto, troppo tempo in negativo. Lo è, a maggior ragione adesso, che tallona la Juventus e sembra destinato a restare saldo sul convoglio che conduce in Europa, meglio ancora se quella griffata Champions League. Due nomi per completare il Milan made in Italy? Verratti che è sempre in rotta di collisione con il Paris St. German e Pavoletti. SCENARI. Ieri, intanto, è arrivato un segnale dai cinesi, anche se in modo indiretto. Tramite l’advisor addetto alla comunicazione, è arrivato un segnale di stima. Bene accetto, ci mancherebbe, ma non basta. Il calendario scorre veloce. Il mese di novembre è alle porte e bisogna pensare al sodo. Il closing sembra spostato a domenica 20, la data di quello che dovrebbe essere l’ultimo derby dell’era Berlusconi. Sul piatto della bilancia sono attesi 420 milioni di euro per Fininvest, 220 milioni per sanare i debiti e, soprattutto, l’impegno a garantire spese di gestione e di rilancio del club. In questo caso la cifra oscilla fra i 350 e i 400 milioni su base quadriennale.