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Zapata o Gomez, questione di affidabilità: senza Paletta, la panchina è chiamata a dare risposte importantiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 27 ottobre 2016, 21:00Primo Piano
di Simone Nobilini
per Milannews.it

Zapata o Gomez, questione di affidabilità: senza Paletta, la panchina è chiamata a dare risposte importanti

Se per la gara contro il Genoa Vincenzo Montella ha scelto di puntare su un ristretto turnover, modificando l'11 titolare rossonero in due zone del campo con Poli e Honda per Abate e Suso, l'allenatore rossonero si ritroverà domenica, contro il Pescara, a dover fare i conti con un'assenza forzata e pesante in casa rossonera. La squalifica di Gabriel Paletta, sin qui partner di reparto ideale per Alessio Romagnoli, costringerà Montella a dover optare per un difensore tra Gustavo Gomez ed l'ormai recuperato Cristian Zapata per rimpiazzare l'ex Parma, andando così a modificare obbligatoriamente una coppia titolare che, sino a questo momento, aveva davvero fornito ampie garanzie.

OCCHIO AL DATO - I numeri non mentono: con Romagnoli e Paletta la solidità del reparto arretrato, al momento, è infatti decisamente più consistente rispetto a quando sul terreno di gioco mancano il 13 e il 29 rossonero. Con in campo l'ex Parma e l'ex Sampdoria, il Milan ha subito solamente 5 reti (non contando l'autorete di Kucka e il gol di Pavoletti a Genova, arrivati post espulsione dell'italo/argentino) in 8 gare. Ben 7, invece, i gol incassati in soli due match contro Napoli e Sassuolo, con la retroguardia rossonera priva rispettivamente di Paletta al San Paolo e di Romagnoli contro la squadra di Di Francesco: assenze che, come testimoniato appunto dai dati, pesano non poco sulla perforabilità della fase difensiva milanista.

LA NECESSITA' - Il match di domenica contro il Pescara, dunque, oltre a rappresentare una ghiotta occasione per riscattare la pesante sconfitta di Genova, sarà un importante, nuovo banco di prova per testare l'affidabilità di Gomez o del rientrante Zapata come compagno di reparto di Romagnoli. A partire favorito è il paraguayano, ancora bisognoso di adattarsi alla nuova realtà europea ma più "in palla" fisicamente rispetto all'ex Udinese e Villarreal, che ha dal canto suo più esperienza rispetto al centrale dell'albirroja. Chiunque Montella scelga al fianco di Romagnoli, tuttavia, dovrà necessariamente dimostrare al proprio allenatore di essere una valida alternativa (o perchè no, futuro titolare) alla coppia costantemente scelta nell'11 iniziale, di fronte ad una panchina che, sinora, non ha decisamente dato buone indicazioni.