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Lapadula, un tacco magico con una candidatura forte per il derby. Bacca, così non va: c'è bisogno di cambiare. Aria di Champions, i flap dell'aeroplanino non possono più rimanere bassiTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
lunedì 7 novembre 2016, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Lapadula, un tacco magico con una candidatura forte per il derby. Bacca, così non va: c'è bisogno di cambiare. Aria di Champions, i flap dell'aeroplanino non possono più rimanere bassi

Giornalista, a MilanNews.it dal 2009. Collaboratore per Tuttosport, lavora anche per TMW Radio. Ospite a Sportitalia, dal 2010 al 2016 a Radio Sportiva.

 Arrivati al 7 di novembre, con il Milan lassù sul podio del campionato, tenere i flap dell’aeroplanino rossonero abbassati inizia a diventare difficile. La vittoria di ieri contro il Palermo è frutto di un mix tanti fattori, che vanno da una prestazione iniziale che inizia ad avvicinarsi alle idee di calcio di Montella, un po’ di buona sorte, ma anche dalla voglia, da parte della squadra, di ribaltare una situazione di parità nella quale si è ficcata con le sue mani. Il lasso di tempo che va dal 30-35 minuto del primo tempo al gol di Nesterovskj è uno dei punti focali sui quali dovrà lavorare Vincenzo Montella nel corso di questa sosta, che il Milan approccerà con uno spirito sicuramente positivo, visto che stare in quota Champions League sta iniziando ad essere una bella sensazione, che non si provava da tempo in quel di Milanello.

La vittoria con il Palermo è frutto di una grande reazione mentale di tutta la squadra, che tuttavia non si può e non si deve più permettere alcuni cali di testa, perché il Palermo, che ha cercato il colpo grosso, ha poi subito la reazione rossonera, ma altri avversari potrebbero reggere in maniera diversa le sfuriate milaniste. Certo, questi passaggi a vuoto fanno anche parte di un processo di crescita che una squadra giovane come quella di Montella può avere, ma devono essere limitati al minimo sindacale. Per riuscirci, però, serve che tutti si applichino al massimo delle loro possibilità, con spirito di sacrificio e voglia di fare un metro in più per i compagni, piuttosto che farne uno in meno.

Le sliding doors di Palermo-Milan hanno visto come protagonisti due attori già noti, ovvero Carlos Bacca e Gianluca Lapadula. A distanza di un mese da Sampdoria-Milan, dove il colombiano risultò decisivo per la vittoria rossonera entrando dalla panchina, ecco che i ruoli si sono invertiti. Bacca, all’ennesima partita a secco di gol e autore di una prova molto negativa, sta attraversando nuovamente un momento nel quale non riesce ad essere connesso con il gioco della squadra. È vero che non gli arrivano grandi palloni nel cuore dell’area di rigore, dove rimane uno dei rapaci più letali d’Europa, ma è altresì vero che anche lui non riesce a crearsi un’occasione. In più, nell’ultimo periodo, è tornato a fare grande fatica nella fase di non possesso e quando la squadra ha bisogno di respirare, lui non riesce a difendere con cattiveria quei palloni che, invece, andrebbero coperti come se fossero la cosa più preziosa sulla faccia della terra.

Lapadula, dal canto suo, ha la fame agonistica di chi, a 26 anni, ha intrapreso un nuovo inizio dentro la propria carriera. In tanti, sia tra gli addetti ai lavori sia tra i tifosi, hanno spesso invocato un suo utilizzo con maggior costanza da parte di Montella che, ieri, ha scelto bene tra lui e Luiz Adriano. Il gol di tacco, poi, ha coronato un momento di grande intensità così come è stato vero e sentito l’urlo di gioia sotto il settore ospiti. E nelle prossime due settimane, chissà che a Montella non baleni l’idea di schierarlo titolare nella partita che, a Milano, conta di più ovvero il derby.