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ESCLUSIVA MN - Festa: "Cessione Milan, mi aspetto altri colpi di scena. Investitori? Possono variare ancora. E sulle autorizzazioni..."TUTTO mercato WEB
venerdì 9 dicembre 2016, 18:59ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Festa: "Cessione Milan, mi aspetto altri colpi di scena. Investitori? Possono variare ancora. E sulle autorizzazioni..."

intervista di Thomas Rolfi

Da qualche giorno è ufficiale che il closing per la cessione del Milan non sarà più il 13 dicembre ma che dovrà essere ultimato entro il 3 marzo 2017. La redazione di MilanNews.it ha contattato Carlo Festa, esperto di economia e finanza de 'Il Sole 24 Ore' per provare a rispondere ai tanti interrogativi che suscita questa trattativa tra SES e Fininvest.

Qual è la sua sensazione sulla vicenda della cessione di quote del Milan dopo questo ennesimo slittamento?
"La sensazione è che sia, per usare un eufemismo, una trattativa molto complessa. Visti i pressuposti e visti questi altri 100 milioni che credo a questo punto Fininvest incasserà, a questo punto la trattativa dovrebbe andare in porto il prossimo anno. Anche perchè i cinesi perderebbero 200 milioni se no, anche se non si sa chi li perderebbe. Sarebbero degli sprovveduti. Non si è mai vista una trattativa di questo tipo. Anche perchè ci son stati altri fondi che nella storia dei club hanno comprato delle squadre, uno per tutti in Italia il fondo 'Raptor' di Pallotta con cui ha acquistato la Roma. Ci sono differenze evidenti però. Il fondo in questione era già esistente e molto conosciuto negli USA, mentre questo è stato creato ex novo, anzi, lo stanno ancora creando. Penso ci saranno altri colpi scena su questa vicenda".

Come è possibile che questi 200 milioni possano arrivare così liberamente nelle casse di Fininvest quando, invece, quelli per il closing hanno bisogno di autorizzazioni governative così lunghe da ottenere?
"La differenza è abbastanza semplice. In Cina esiste una procedura di autorizzazioni abbastanza rigida a seconda delle somme che si esportano e in base dalla località in cui le esporti. Sicuramente i primi 100 e anche questi ulteriori 100 se arriveranno arrivano da Hong Kong. Dal punto di vista finanziario c'è una legislazione diversa. La trafila è molto più veloce. Quello che mi sembra un po' strano a me è che non abbiano le autorizzazioni in modo abbastanza veloce ora che sono rimasti 300 milioni da dare che non è una cifra così pazzesca. Se hanno preso tre mesi di tempo mi fa pensare che ci siano problemi anche di altro tipo. Oppure magari si prendono tre mesi massimo e poi chiudono prima".

Parlava di problemi di altro tipo. Si riferisce anche a possibili difficoltà nella composizione del fondo?
"Da quello che so io hanno consegnato una prima lista di investitori a Fininvest ad agosto alla firma del preliminare che è stata totalmente disattesa in termini di investitori. Di quella lista lì ce ne saranno ben pochi, probabilmente potrebbe esserci qualche sponsor pubblicitario. In termini di investitori secondo i rumors ci dovrebbe essere Huarong (fra le più grandi società finanziarie pubbliche in termini di asset in Cina, ndr) e due municipalità cinesi. Più forse qualche altro soggetto. Da quello che so hanno presentato a Fininvest una nuova lista quando è stata presentata la richiesta di prororga nei giorni scorsi. Però hanno chiesto a tutti i soggetti coinvolti di non comunicarla pubblicamente".

Quale potrebbe essere la motivazione di questa richiesta, incomprensibile alla maggioranza dei tifosi rossoneri?
"I gruppi cinesi, da quello che ho colto, sono molto attenti alla riservatezza dell'informazione. Nel senso che se dovesse uscire il loro nome prima che venga data l'autorizzazione. Questa cosa potrebbe innervosire le authority governative che devono concedere questa autorizzazione. Un'altra ipotesi è che temono che qualche nome in quella lista alla fine possa non essere coinvolto per problemi di tipo burocratico. Il governo di Pechino potrebbe consentire di partecipare ad alcuni soggetti e ad altri no. Per questo motivo i soggetti potrebbero essere variabili. E' la particolarità di questa trattativa. E' anche vero che il fondo ha la peculiarità che i soggetti possono anche ruotare, basta che ci siano i soldi. Questo funziona per i soldi che ci sono già in Europa. Però questo è un fondo un po' particolare perchè di solito il fondo di investimento è gestito da persone che si conoscono. Diversamente da altri grandi fondi di investimento, però, in questo caso per due motivi bisognerà che non ci sia l'anonimato. In primis ormai è diventata una trattativa molto mediatica e sarebbe un rischio per loro vista la normativa anti-riciclaggio che prevede che debbano comunicarli. Se arriveranno questi soldi e non si saprà da chi arriveranno si potrà muovere qualcuno a livello istituzionale. Dovranno per forza comunicarli per questo motivo e anche per la normativa FIGC. Non dubito che questa trattativa vada in porto a questo punto. Su Mr. Bee dicevo da subito che non sarebbe andato da nessuna parte, invece, e mi risulta che abbia anche avuto difficoltà a pagare i suoi consulenti".

Berlusconi, però, il 14 dicembre avrebbe potuto tenersi caparra da 100 milioni e anche il Milan. A questo punto mi chiedo: come può la Sino-Europe Sports aver rischiato di sprecare questo denaro?
"Ci sono varie ipotesi che si possono fare. Quella principale è che loro avessero un piano che non è andato secondo le loro attese e hanno versato quei primi 100 milioni pensando che le cose filassero lisce. La seconda ipotesi, che è da tenere in considerazione, è che in qualche modo questi signori stanno facendo come stanno facendo tanti cinesi in questi anni e cioè utilizzare gli investimenti per portare soldi fuori dalla Cina ed era l'unico modo per farlo essendoci un governo molto centralizzato. Tuttavia, l'altro giorno le autorità cinesi hanno dato un freno all'esportazione dei capitali, non solo nel calcio, dicendo che faranno controlli più attenti e che le grandi aziende, soprattutto quelle a controllo statale, non potranno più investire in settori che non sono core-business. Sappiamo tutti che in Cina c'è stata un'ondata di arresti da parte del governo per diversi casi di corruzione a livello di grandi gruppi. Adesso il governo starà molto attento, non parlo nello specifico del Milan, su qualsiasi operazione finanziaria".

Com'è possibile, però, che il governo statale, presente direttamente o indirettamente in questo fondo, rallenti un investimento in cui esso stesso è parte in causa?
"Le aziende governative cinesi non è che sono controllate in ogni movimento dal governo. C'è tutta una rete e ci son diversi livelli di autorizzazioni. Se i manager di una grossa azienda decidono di fare un investimento possono chiedere di fare questo investimento e poi decidono a livello centrale magari. Però a livello centrale esiste una gerarchia di autorizzazioni, non è che il presidente Xi Jinping se ne occupa in prima persona. Alcuni di queste aziende a controllo statale potrebbero aver dato inizialmente il loro assenso, però non è detto che questa autorizzazione poi vada a buon fine. Può essere che all'ultimo livello ti dicano no. Anche perchè, diciamolo chiaramente, si è parlato tanto di questa volontà del governo di Pechino di investire sul calcio: questa è una stupidaggine pazzesca. Il governo può incentivare un movimento sportivo, organizzando mondiali, ma non incentiva le sue aziende a investire soldi nel calcio. Ha ben altre cose a cui pensare. Probabilmente ci saranno stati e ci sono anche dei gruppi governativi all'interno del fondo ma bisognerà vedere se resteranno, con quale ruolo e con quanti soldi. Sono pochi i club calcistici che guadagnano. Anche l'ipotesi della quotazione non è semplicissima. E io metterei in conto il fatto che il Milan dopo questi anni di difficoltà a livello sportivo possa aver perso anche appeal a livello internazionale, nonostante è vero che ci siano tanti tifosi rossoneri in Cina e che il marchio sia abbastanza forte. Anche questo piano di vendere tutte queste magliette e aprire scuole calcio a marchio Milan la vedo abbastanza fantasiosa".