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tmw / milan / Primo Piano
Jimenez è l'ultimo grande affare Milan-Real. Tutto è partito da Panucci, Théo il miglior colpoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 25 marzo 2024, 14:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

Jimenez è l'ultimo grande affare Milan-Real. Tutto è partito da Panucci, Théo il miglior colpo

Il riscatto di Álex Jiménez al Milan è soltanto l'ultimo di una ormai lunghissima serie di affari con il Real Madrid. Con la formula dell'acquisto con recompra, come avvenuto con Brahim Diaz. Una strategia che serve soprattutto ai blancos che pur non detenendo i diritti di un calciatore ne hanno di fatto il controllo, potendo osservare da fuori la crescita ed eventualmente riportare a casa il talento, restituendo i soldi incassati più quella che possiamo definire una cifra di valorizzazione.

Negli anni Milan e Real hanno collaborato per lo scambio di giocatori attraverso le formule più disparate. Non sempre è andata benissimo al Milan anche se gli ultimi anni hanno dato parecchie soddisfazioni ai rossoneri.

In principio fu Panucci
Dalla riapertura delle frontiere nel 1980, il primo movimento di mercato è stato quello di Christian Panucci in direzione Spagna, chiamato dal suo mentore Fabio Capello. Il Milan perde quello che era il terzino destro designato per gli anni a venire e Panucci per un paio d'anni vince tutto con la maglia bianca.

Redondo e il sogno infranto sul tapis roulant
Il primo trasferimento Real-Milan che si registra è quello di Fernando Redondo nell'estate del 2000. Finestra di mercato nella quale si rimproverava all'ad Adriano Galliani un certo immobilismo a livello di top player. Si decide di puntare sul miglior giocatore dell'ultima Champions League ma l'argentino si fa male nella palestra di Milanello sul tapis roulant. Il suo recupero diventa un calvario al punto che Redondo decide di autosospendersi lo stipendio fino al suo rientro in campo. In quattro stagioni giocherà pochissimo e non vedremo mai il grande campione che è stato a Madrid.

Julio Cesar, bocciato a tempo di record
Arriva a novembre il brasiliano Julio Cesar, 22 anni. Gioca (piuttosto male) 4 partite di campionato e una di Coppa Italia. Tanto per sancire un'inappellabile bocciatura in un mese. A gennaio torna in Spagna, alla Real Sociedad.

Ronaldo, il Fenomeno fragile
Nel gennaio 2007 arriva Ronaldo. L'obiettivo del Milan, che nell'estate precedente ha perso Shevchenko, ceduto al Chelsea, è di porre rimedio preso atto dell'inadeguatezza di Ricardo Olivera. L'obiettivo originale, c'è da dire, era Zlatan Ibrahimovic ma le incertezze del Milan circa una sua partecipazione alla Champions portarono lo svedese a scegliere l'Inter e i rossoneri a trovare in fretta un piano B. Il Ronaldo rossonero è classe pura e killer instict davanti alla porta. Purtroppo arriva imbolsito dal Real Madrid e soprattutto si trascina i problemi fisici che ne condizioneranno fortemente il rendimento.

Emerson e il ritorno in Italia infelice
Se Ronaldo con la sua immensa classe è riuscito a sprazzi a far godere i tifosi del Milan, lo stesso non si può dire di Emerson che arriva nell'estate 2007 dopo un solo anno a Madrid, con un titolo vinto ma senza essere stato troppo apprezzato dai tifosi merengues. Il Puma è lontano dalla condizione fisica migliore e recita un ruolo da comprimario, prima di risolvere il contratto in anticipo e tornare in Brasile. Proprio la sua esperienza rossonera non al top resta un rimpianto per lo stesso Emerson, come da lui stesso raccontato ai nostri microfoni.

La volta che capimmo che il Milan vende i suoi campioni
Nel gennaio 2009 il Manchester City appena comprato dagli sceicchi fa un'offerta folle al Milan per Kakà. Il club accetta, il giocatore no. L'addio è solo rimandato di qualche mese: Kakà diventa una delle stelle acquistate da Florentino Pérez, pronto a rifare grande il Real Madrid. Nella stessa estate arrivano Cristiano Ronaldo, Karim Benzema e Xabi Alonso. Il brasiliano porta nelle casse rossonere ben 67 milioni e se Shevchenko andò via per sua volontà, questa volta e per la prima volta il Milan cede un fuoriclasse per motivi finanziari. Kakà deluderà a Madrid, tornando a San Siro quattro anni dopo, in una squadra purtroppo già decadente. Poi volerà in MLS.

Klas-Jan Huntelaar, il cacciatore fuori ruolo
Il Milan prova a rifarsi nell'estate del 2009 con uno dei centravanti più interessanti del panorama europeo. E strappa proprio al Real l'olandese Huntelaar, che resta pertanto solo sei mesi in Spagna. L'esperienza milanista non è delle migliori, anche perché spesso utilizzato fuori ruolo da Leonardo. In estate va via per lasciar posto a Zlatan Ibrahimovic.

Diego Lopez, il pre-Donnarumma
Per il Milan di Pippo Inzaghi il nuovo portiere arriva dal Real Madrid ed è Diego Lopez, titolare dei blancos nel 2013/14. Saranno due stagioni dignitose per il galiziano, titolare al primo anno in una squadra in difficoltà, poi scalzato al secondo anno da un 16enne di talento: Gianluigi Donnarumma.

La storia recente, Théo e Brahim
Théo Hernandez è l'intuizione più felice degli ultimi anni del Milan. Al Real non c'è spazio perché dalle sue parti c'è un certo Marcelo e quindi viene mandato in prestito alla Real Sociedad. Al ritorno c'è il Bayer Leverkusen che lo aspetta ma un blitz di Paolo Maldini gli fa scegliere il rossonero milanista. Il resto è storia, contribuendo assieme a Brahim Diaz al 19° scudetto del Milan. Quest'ultimo, prima di Jimenez, gioca tre anni in prestito, si valorizza e torna a casa. Dove con Carlo Ancelotti si sta consacrando.