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Scaroni con i guantoni risponde a Paolo Maldini e a Galliani. Se non va bene Conte, allora RDZTUTTO mercato WEB
giovedì 25 aprile 2024, 00:00Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Scaroni con i guantoni risponde a Paolo Maldini e a Galliani. Se non va bene Conte, allora RDZ

Inevitabile ripartire dal regolamento di conti di Paolo Scaroni eseguita al forum de il Foglio nei confronti di Paolo Maldini. Riepilogo: nella famosa intervista a Repubblica, l’ex capitano rossonero aveva attaccato Scaroni segnalando che “non mi ha mai chiesto di parlare alla squadra nei giorni difficili” e soprattutto una abitudine non proprio presidenziale, “la fuga prima della fine delle partite quando il risultato si metteva male per paura di restare bloccato nel traffico”. Scaroni è rimasto in silenzio sull’argomento per tanti mesi e soltanto adesso ha trovato l’occasione per replicargli con altrettanta moneta. Ha dettato: “Non ho più sentito Maldini, io penso sempre che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo tasso di acrimonia vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente. Mi auguro che non sia questo il caso di Maldini a cui auguro ogni soddisfazione”.

“Sistemato” Maldini, Scaroni ha rivolto la sua velenosa ironia anche ad Adriano Galliani che nelle settimane passate aveva criticato il fronte delle 4 sorelle (Inter, Juve, Milan e Roma) che avevano chiesto a Gravina di ridurre la serie A a 18 squadre. Galliani, a nome del Monza, difensore del format a 20 squadre, aveva definito quella manovra “rozza” assolvendo Gravina e per questo giudizio ricevendo dal collega di partito Claudio Lotito una scenata di gelosia. Scaroni ha detto a Galliani: “Andrò da lui a lezione di savoir faire; non posso essere rozzo, me lo farò spiegare da lui che l’ha fatto tante volte con successo in passato”. 1 a 1 e palla al centro. Scaroni ha aggiunto una frase infelice, diciamo così e della quale forse si è perso il senso nella sua prima uscita pubblica con i guantoni. Eccola. “Ogni tanto ci piacerebbe vincere qualche derby, ne abbiamo persi troppi!”. Non ha voluto infierire su Pioli e la squadra della quale ha ricordato “ogni tanto mi giravo e vedevo calciatori infortunati!”.

Esaurita questa pratica, possiamo passare alla prossima decisiva mossa. Dalle parti di casa Milan continuano a dire ideologicamente no ad Antonio Conte. Secondo me commettono un gravissimo errore. Vorrei sul tema riferire solo una testimonianza, non mia, ma di un suo allievo prima ai tempi del Bari e poi a quelli dell’Inter, Andrea Ranocchia, ragazzo serio e preparato. Incontrandolo gli ho sentito spiegare che “giocare in una squadra di Conte è molto più facile perché tutti i movimenti sono codificati, io con lui potevo giocare a occhi chiusi”. Se non bastasse questa frase, passo ad altro e cioè a una recentissima dichiarazione di Bastoni, dell’Inter. A proposito del primo gol durante l’ultimo derby realizzato su calcio d’angolo in collaborazione tra Pavard e Acerbi, Bastoni ha detto: “è valsa la pena trascorrere al mattino un’ora sotto la pioggia e provare le palle inattive!”.

Ecco cosa vuol dire nel calcio moderno avere movimenti sincronizzati e giocate codificate. Ecco cosa vuol dire scegliere un allenatore che abbia in testa questo tipo di preparazione. Poi naturalmente è giusto che il Milan faccia di testa propria, cioè Ibra con Furlani e Moncada. Dei tanti nomi circolati, uno solo mi intriga oltre a Conte naturalmente. E cioè RDZ, si proprio lui, Roberto De Zerbi che viene riconosciuto come il nuovo che avanza anche da Pep Guardiola e ha stregato il pubblico della Premier league. Gli riconosco un limite: ha poca cura della fase difensiva. Glielo ha ripetuto spesso lo stesso Arrigo Sacchi che ai tempi convinse Carnevali ad assumerlo perché aveva visto giocare il Foggia di RDZ!

Ultima annotazione: ho letto, fonte Bild, dell’interesse del Real Madrid per Thiaw. Non faccio fatica a considerare la notizia attendibile. Con una morale: i giovani bisogna saperli aspettare quando si è verificato il livello alto del talento e dell’apprendimento.