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Ultimatum alla FIFA: si gioca troppo, calciatori e club sul piede di guerra
Ultimatum alla Fifa, il calendario intasato fa arrabbiare le leghe europee e i calciatori. È quanto emerge, scrive repubblica.it, dall'incontro tenutosi nella giornata di venerdì in quel di Londra, protagonisti le governance dei principali campionati europei, compresa la Serie A italiana, e i sindacati dei giocatori. L'avversario? Un calendario internazionale ingolfato di partite: si gioca troppo, pochi dubbi.
Ultimatum al 17 maggio. In quella data si terrà il prossimo congresso FIFA, che dovrà dare una risposta sul tema. I più accaniti sarebbero proprio i giocatori, che lamentano un eccessivo carico, ma anche i campionati, a partire dalla Lega di A, avrebbero condiviso quella che viene definita una linea oltranzista.
È la posizione, per esempio, di Maheta Molango, presidente della Professional Footballers Association, il sindacato dei calciatori inglesi: "Non escludiamo nulla. Uno studio che abbiamo condotto dimostra che Rashford dello United ha già giocato il doppio delle partite rispetto a quelle di Beckham alla sua età". Sulla stessa linea il nostro Umberto Calcagno: "Bisogna ridurre le partite: aspettiamo il congresso della Fifa, poi faremo qualcosa di concreto. Siamo tutti compatti, sindacati calciatori e leghe, sappiamo cosa vogliamo ottenere. E certamente non staremo a guardare". Sinora la FIFA non ha mai risposto alle sollecitazioni di calciatori e club, adesso pronti anche alle vie legali. E nel mirino c'è anche la UEFA, che con la nuova Champions ha aumentato il carico di partite stagionali.
Ultimatum al 17 maggio. In quella data si terrà il prossimo congresso FIFA, che dovrà dare una risposta sul tema. I più accaniti sarebbero proprio i giocatori, che lamentano un eccessivo carico, ma anche i campionati, a partire dalla Lega di A, avrebbero condiviso quella che viene definita una linea oltranzista.
È la posizione, per esempio, di Maheta Molango, presidente della Professional Footballers Association, il sindacato dei calciatori inglesi: "Non escludiamo nulla. Uno studio che abbiamo condotto dimostra che Rashford dello United ha già giocato il doppio delle partite rispetto a quelle di Beckham alla sua età". Sulla stessa linea il nostro Umberto Calcagno: "Bisogna ridurre le partite: aspettiamo il congresso della Fifa, poi faremo qualcosa di concreto. Siamo tutti compatti, sindacati calciatori e leghe, sappiamo cosa vogliamo ottenere. E certamente non staremo a guardare". Sinora la FIFA non ha mai risposto alle sollecitazioni di calciatori e club, adesso pronti anche alle vie legali. E nel mirino c'è anche la UEFA, che con la nuova Champions ha aumentato il carico di partite stagionali.
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