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Vocalelli: "Inter, scudetto simbolo della superiorità. Ha meriti anche la proprietà"
"Inter, lo scudetto è il simbolo meritato della superiorità". Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli commenta così il tricolore conquistato con cinque giornate d'anticipo dai nerazzurri di Simone Inzaghi: "Sarebbe un errore e sarebbe miope se riducessimo tutto al vantaggio di sedici punti sulla seconda in classifica. Lo scudetto è infatti il sigillo, il meritatissimo simbolo, di una superiorità schiacciante nei confronti della concorrenza.
Ma quello che dovrebbe far riflettere le antagoniste è il come rispetto al quando di questo successo nerazzurro. Come hanno fatto i dirigenti interisti a scavare un solo così profondo? […] Il titolo che Inzaghi e la squadra festeggeranno in campo e fuori questa domenica di fine aprile, è infatti qualcosa che va ben al di là di un 'semplice traguardo tagliato a braccia alzate".
L'analisi si sposta appunto alle differenze con Milan e Juventus: "Si deve ricominciare dalle fondamenta, perché è l'allenatore a dover tracciare la strada. Ma in fondo è così anche per molte altre. […] Il vantaggio dell'Inter è determinato dai dirigenti, da Inzaghi, dai giocatori. E da una proprietà che - si può dire? - ha comunque evidenti meriti strategici. Se non altro perché, da Marotta all'allenatore, c'è qualcuno che queste scelte le ha fatte".
Ma quello che dovrebbe far riflettere le antagoniste è il come rispetto al quando di questo successo nerazzurro. Come hanno fatto i dirigenti interisti a scavare un solo così profondo? […] Il titolo che Inzaghi e la squadra festeggeranno in campo e fuori questa domenica di fine aprile, è infatti qualcosa che va ben al di là di un 'semplice traguardo tagliato a braccia alzate".
L'analisi si sposta appunto alle differenze con Milan e Juventus: "Si deve ricominciare dalle fondamenta, perché è l'allenatore a dover tracciare la strada. Ma in fondo è così anche per molte altre. […] Il vantaggio dell'Inter è determinato dai dirigenti, da Inzaghi, dai giocatori. E da una proprietà che - si può dire? - ha comunque evidenti meriti strategici. Se non altro perché, da Marotta all'allenatore, c'è qualcuno che queste scelte le ha fatte".
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