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Ambrosini: "Milan, il lavoro di Pioli svalutato troppo velocemente. Serve chi stimoli i tre big"
Massimo Ambrosini, ospite di Dazn, ha commentato le ultime sul futuro della panchina del Milan, che si appresta a sostituire Stefano Pioli: "Se hanno scelto di cambiare l'allenatore, cosa che mi sembra evidente, devono scegliere qualcuno che abbia voglia non di scontrarsi ma di tirare fuori il meglio dai giocatori più forti che ha. Il Milan è mancato molto nell'ultimo periodo in leadership e personalità: i giocatori forti a livello tecnico ci sono e va trovato un allenatore che sappia stimolare nel modo giusto i giocatori più forti.
Sono tre e sono Leao, Maignan, Theo. Sono quelli che in queste ultime partite potevano fare di più. I giocatori si vedono nelle partite importanti, loro tre vanno stimolati nel modo giusto. Il lavoro di Pioli è stato declassato troppo velocemente, i tifosi del Milan si sono scordati troppo velocemente quello che ha fatto questo signore con questa squadra.
Questo ciclo si può dire che sia finito, magari perché lo stimolo che l'allenatore è stato in grado di dare alla squadra non è stato del livello necessario".
Serve una rivoluzione o una riforma?
"Prima della sfida di Europa League il Milan veniva da sette vittorie consecutive, io ho sempre difeso il lavoro di Pioli, ammettendo che il Milan è incappato in una stagione troppo deficitaria in difesa. Non serve una rivoluzione, la base tecnica è buona e secondo me il Milan deve ritrovare Bennacer, è ancora il migliore di quelli che hanno. Probabilmente dovrà fare una scelta sui tre pezzi pregiati, e l'eventuale sostituzione di uno dei tre forti cambierebbe la struttura. Secondo me deve trovare due attaccanti, uno titolare e una riserva. Perderà Kjaer e Giroud, ha perso negli anni la propria anima: Tonali, prima Kessié. Un po' è stata compensata dal gioco, l'anno prossimo deve ritrovare qualcosa che gli è costato troppi alti e bassi".
Sono tre e sono Leao, Maignan, Theo. Sono quelli che in queste ultime partite potevano fare di più. I giocatori si vedono nelle partite importanti, loro tre vanno stimolati nel modo giusto. Il lavoro di Pioli è stato declassato troppo velocemente, i tifosi del Milan si sono scordati troppo velocemente quello che ha fatto questo signore con questa squadra.
Questo ciclo si può dire che sia finito, magari perché lo stimolo che l'allenatore è stato in grado di dare alla squadra non è stato del livello necessario".
Serve una rivoluzione o una riforma?
"Prima della sfida di Europa League il Milan veniva da sette vittorie consecutive, io ho sempre difeso il lavoro di Pioli, ammettendo che il Milan è incappato in una stagione troppo deficitaria in difesa. Non serve una rivoluzione, la base tecnica è buona e secondo me il Milan deve ritrovare Bennacer, è ancora il migliore di quelli che hanno. Probabilmente dovrà fare una scelta sui tre pezzi pregiati, e l'eventuale sostituzione di uno dei tre forti cambierebbe la struttura. Secondo me deve trovare due attaccanti, uno titolare e una riserva. Perderà Kjaer e Giroud, ha perso negli anni la propria anima: Tonali, prima Kessié. Un po' è stata compensata dal gioco, l'anno prossimo deve ritrovare qualcosa che gli è costato troppi alti e bassi".
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