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Domani i 18' rimanenti di Udinese-Roma, Stramaccioni: "Cambia tutto, zero calcoli"
Domani alle ore 20 al Bluenergy Stadium sarà conclusa la partita mai terminata tra Udinese e Roma dello scorso 14 aprile, interrotta a causa del malore vissuto dal difensore romanista Evan Ndicka. La conclusione della partita è stata oggetto di analisi nelle scorse ore da parte di Andrea Stramaccioni, allenatore e opinionista DAZN che era in cabina di commento dieci giorni fa e ha parlato a TeleRadioStereo: “Impostare 18 minuti più recupero è molto difficile. Cambia tutto, non ci sono calcoli, devi partire forte. L’Udinese non può perdere questa partita, per la prima volta dopo 20 anni è davvero coinvolta nella lotta salvezza, anche se ha giocatori di valore internazionale. Credo che l’Udinese partirà per non perderla, motivo per cui la Roma dovrà accelerare dal primo minuto, che non è facile. Non bisogna però ragionare lasciando metà campo vuota, con tutti avanti. Poi l’Udinese ha un nuovo allenatore e ci sono dinamiche tattiche nuove. C’è un’altra Udinese, penso che giocheranno a tre. La Roma deve ricominciare da dove si è interrotta, con la stessa intensità e mentalità. Con la sconfitta col Bologna il pareggio incide meno, una vittoria sarebbe tanta roba anche se è difficile”.
Quanto sposta questa trasferta nell'ottica della partita di Napoli e della partita di coppa?
"È pesantissima. Non ci si può fare niente purtroppo, quando capitano queste situazioni ci si arrabbia all’inizio ma poi non bisogna più parlarne. Ci si arrabbia per 10 minuti ma poi basta. Alle volte quando vedi le partite allo stadio o dalla tv non ci si rende conto, ma i viaggi pesano, inoltre Udine è collegata malissimo. E c’è Napoli poi, la Roma è stata sfortunata. Napoli e Roma hanno grandissimi valori, non devi abbassare la guardia. Il Napoli è stato pesantemente contestato, per la prima volta verso i giocatori, gli stessi che hanno vinto lo scudetto. Ora credo che vogliano dare una risposta in classifica e in campo, è una partita brutta per la Roma".
Lo vorrebbe Chiesa alla Roma?
“Lo andrei a prendere in braccio. Per me è una delle ali sinistre più forti in Europa. Se sta bene tocca sparaje. Sono stato all’estero, loro dicono l’Italia di Chiesa perché hanno negli occhi gli Europei. Se io ho 50 milioni li metto su un campione, non ne prendo 5 da 10 come ad esempio il Napoli".
Quanto sposta questa trasferta nell'ottica della partita di Napoli e della partita di coppa?
"È pesantissima. Non ci si può fare niente purtroppo, quando capitano queste situazioni ci si arrabbia all’inizio ma poi non bisogna più parlarne. Ci si arrabbia per 10 minuti ma poi basta. Alle volte quando vedi le partite allo stadio o dalla tv non ci si rende conto, ma i viaggi pesano, inoltre Udine è collegata malissimo. E c’è Napoli poi, la Roma è stata sfortunata. Napoli e Roma hanno grandissimi valori, non devi abbassare la guardia. Il Napoli è stato pesantemente contestato, per la prima volta verso i giocatori, gli stessi che hanno vinto lo scudetto. Ora credo che vogliano dare una risposta in classifica e in campo, è una partita brutta per la Roma".
Lo vorrebbe Chiesa alla Roma?
“Lo andrei a prendere in braccio. Per me è una delle ali sinistre più forti in Europa. Se sta bene tocca sparaje. Sono stato all’estero, loro dicono l’Italia di Chiesa perché hanno negli occhi gli Europei. Se io ho 50 milioni li metto su un campione, non ne prendo 5 da 10 come ad esempio il Napoli".
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