Napoli, in discussione anche voglia ed applicazione: altro attacco di Calzona prima del ritiro

Per il Napoli è persino più lungo ed estenuante del previsto l'avvicinamento alla sfida alla Roma. Dopo la disarmante sconfitta di Empoli, la contestazione principalmente ha riguardato la squadra, cambiando destinatario dopo mesi, poi le parole di Francesco Calzona hanno fatto il resto e ieri, prima dell'inizio del ritiro in un albergo del casertano, il tecnico del Napoli ha ribadito le accuse alla squadra con ancora più fermezza e profondità. "Il mister aveva voglia di parlare con i giornalisti e la società è solo contenta di questo", la precisazione del responsabile della comunicazione nell'introdurre la conferenza stampa di Francesco Calzona che evidentemente proprio non ha digerito le ultime uscite della sua squadra e si affida anche a quest'uscita pubblica per provare a scuotere il gruppo e cercare una reazione che finora non c'è stata.

Manca voglia di vincere e di non prendere gol
Le parole di Francesco Calzona sono state chiare, in scia degli ultimi due post-partita in cui ha accusato i calciatori di non essere squadra e non avere spirito di sacrificio anche soltanto per fare densità dietro la linea del pallone: "Io mi prendo le responsabilità, ma sono loro che vanno in campo e spero che venga fuori l'orgoglio. Con la Roma voglio vedere giocatori che rincorrono gli avversari con rabbia, la cosa che è mancata ultimamente, voglio vedere carattere, voglia di vincere la partita", l'esordio di Calzona che poi è stato ancora più specifico: "Manca sempre la copertura dei centrocampisti. Ci manca la voglia di non prendere gol, non dipende solo dai difensori, ma dalla squadra. Non possono non ritenersi responsabili, ad Empoli ho visto mancanza di voglia di vincere per la prima volta. Non è una questione tattica, ma di attenzione, voglia di andare al di là dell'errore e fare una rincorsa. Dobbiamo reagire, io non ci sto e l'ho detto ai ragazzi".

Calzona conferma però i titolarissimi
Lo sconforto del tecnico è di chi ha appurato che ora non c'entra la tattica e su queste problematiche non può lavorarci più di tanto: "Fatichiamo a rimetterci a posto e tornare sotto linea della palla ed è la cosa peggiore. Io chiedo di difendere alto, ma capita di dover fare densità e non ci riusciamo. Ho fatto vedere delle immagini alla squadra in cui senza Osimhen, che era fuori, in 10 hanno fatto un'ottima densità, poi in 11 contro 11 non sentono il pericolo e non ci riescono", l'incredulità di Calzona che però, dopo tante frecciatine alla squadra, anche contro la Roma riconfermerà l'undici delle ultime partite. Rientrano Rrahmani e Mario Rui dalla squalifica, nella solita linea con Juan Jesus e Di Lorenzo, in mediana Zielinski con Lobotka ed Anguissa ed in attacco Kvaratskhelia e Politano nel tridente con Osimhen. L'ultimo appello per stoppare la contestazione e rendere dignitoso il finale di stagione.