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tmw / napoli / L'Editoriale
Benitez chiede equilibrio tra reparti, ma si vince anche con l'equilibrio fuori dal campo: club vittima dei poteri forti del nord, ora montato un altro caso...
martedì 15 aprile 2014, 20:11L'Editoriale
di Massimo Sparnelli
per Tuttonapoli.net

Benitez chiede equilibrio tra reparti, ma si vince anche con l'equilibrio fuori dal campo: club vittima dei poteri forti del nord, ora montato un altro caso...

La ricerca dell'equilibrio. Dentro e fuori dal campo. Il primo obiettivo del Napoli e del carrozzone che circonda la squadra azzurra. Lo cerca – finora senza trovare sempre la giusta soluzione – Rafa Benitez, tra fase offensiva senza uguali in Italia e un comportamento difensivo che lascia a desiderare. La prova, nella partita vinta a fatica contro la Lazio. Sofferenza in 10 contro 11, prima che il Pipita Higuain ricordasse a tutti che resta uno degli attaccanti più forti al mondo. E che gioca con la casacca azzurra, altro che storie. Higuain, lo stesso argentino coperto da dubbi, allusioni, nelle ultime settimane. Si sono iscritti al dibattito tutti o quasi, specialmente i salottieri pronti a puntare il dito. Insomma, Higuain e Benitez erano ai ferri corti, il parere generale. Smentito dai fatti. Ecco, opinionisti e parte dei colleghi dovrebbero, come prova a fare Benitez sul terreno di gioco, impegnarsi nell'esercizio dell'equilibrio.

Perché cambiare idea su tecnico, calciatori, annata del Napoli in base al risultato di una gara, è controproducente, anzi dannoso. Soprattutto tenendo a mente il processo mediatico cui è sottoposto il Napoli dai poteri forti del Nord, tra quotidiani e tv, che fanno le pulci, a volte in modo scorretto, alla vita quotidiana della società di Aurelio de Laurentiis. Quindi, mai limitare il diritto di critica, ci mancherebbe. Ma che sia costruttiva, non distruttiva. Ora l'ultima moda è mettere Marek Hamsik sul banco dei testimoni anche quando non scende in campo. Benitez gli ha preferito Pandev contro la Lazio, motivando la scelta con l'esigenza di stimolare i titolari a dare sempre il meglio, senza cali di concentrazione. Una frecciata anche allo slovacco, senza dubbio. Ma il balletto sulla sua cessione, ormai richiesta da qualunque salottiero deputato a parlare del Napoli, sembra una caccia al calciatore in crisi da sei mesi, che non possono cancellare sette anni di eccellenza calcistica. Invece ora Hamsik è il problema. Da sviscerare, centrifugare. Con l'obiettivo di renderlo il punto centrale dell'estate napoletana, tra una notizia di mercato e una partita ai Mondiali.