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Da Zero a Dieci: il masochismo irreversibile, lo scatto fulmineo di Zapata, il vizietto di Reina e l'eccezionalità di CallejonTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 20 aprile 2014, 09:00In Primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

Da Zero a Dieci: il masochismo irreversibile, lo scatto fulmineo di Zapata, il vizietto di Reina e l'eccezionalità di Callejon

Zero, e guai a chi provasse a dire il contrario, quelli che avrebbero - anche dopo essersi scolati tre bottiglie di un fenomenale Greco di Tufo - mai pronosticato che Josè Maria Callejon sarebbe arrivato a quota 18 reti in stagione al 20 di Aprile. Roba da fantascienza, roba che meriterebbe edizioni straordinarie dei quotidiani. Invece no, per Josè, per la sua naturalezza e la sua capacità di schivare i riflettori, tutto questo sembra qualcosa di dovuto. Follia pura.

Uno all'errore da dopo lavoro ferroviario di Pepe Reina in occasione della rete dell'1-1 dell'Udinese. Male lo spagnolo che, dopo l'assist servito contro la Lazio non resiste alla tentazione di guadagnarsi la prima pagina per un altro tocco propiziatorio. Peccato, però, che questa volta la giocata favorisca un attaccante avversario.

Due i metri da cui Badu divora un gol fatto al minuto  30. Un gentile omaggio di Pasqua, una sorpresa gradita nell'Uovo di Pepe Reina. Ragazzo rispettoso della tradizione.

Tre allo scatto in progressione di Zapata al minuto 49. Lanciato in velocità il buon Duvan conferma che la velocità non è certo il marchio di fabbrica. Se fosse toccato a Piero Angelo commentare l’azione in questione, avrebbe sicuramente trovato diverse specie animali famigerate per la loro lentezza da usare come esempio.

Quattro le gare che restano alla fine del campionato. Difficile trovare argomenti interessanti dal campo, più funzionale volgere il pensiero alla finale di Coppa Italia ed alla preparazione del mercato estivo. Senza dubbio non si potrà dire che la società non ha avuto tempo per programmare.

Cinque alla lucidità sotto porta di Insigne. Tante attenuanti nella stagione di Lorenzo, catapultato a ricoprire una posizione in campo molto diversa dalle stagioni precedenti. Tuttavia, per il bene del ragazzo stesso fingere che non sia così sarebbe deleterio, c’è tanto lavoro ancora da fare per migliorare nella fase di finalizzazione. A Pescara tutto era più semplice, a dimostrazione che per un napoletano la maglia del Napoli pesa il doppio.

Sei alla serenità infusa dalla Pasqua che ci induce ad evitare ogni commento sull’arbitraggio di Calvarese. Ma il fegato è ingrossato a misure preoccupanti.

Sette alla media realizzativa di Bruno Fernandes contro il Napoli: due reti in 172 minuti. Pare che il ragazzo, che di mestiere non è di certo un bomber, stia valutando l’ipotesi di chiedere alla Fifa la possibilità di un trasferimento settimanale, per affrontare sempre il Napoli. Diverrebbe più prolifico di Messi. Destino crudele.

Otto i pareggi in campionato complessivamente. La “pareggite” è sicuramente uno dei più grandi mali di questo Napoli, che con le piccole ha sperperato un patrimonio peggio di Paolo Villaggio in “Ho vinto la lotteria di Capodanni”. Troppi sprechi. Troppa beneficenza non richiesta.

Nove restano le vittorie in trasferta in campionato. Restano le gare in casa di Inter e Sampdoria per stabilire il primato in solitaria per la speciale classifica. Conoscendo Rafa, non vorrà mancare il traguardo.

Dieci alle parole di Benitez su Marek Hamsik in settimana. Come un tifone che spazza via nubi che si nutrono con le parole di chi predilige attaccare un patrimonio di questa città, anzichè custodirlo come un diamante pescato per caso in mezzo al mare del Golfo. A Napoli, ed ai napoletani, però piace fare l’opposto. Gusto del masochismo inspiegabile e probabilmente irreversibile.