Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / In Primo piano
Milan, Mihajlovic: "Ringrazio ADL, rinunciare fu una mia scelta. Napoli? Avversario forte, ma dipende da noi. Hanno punti deboli"TUTTO mercato WEB
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
sabato 3 ottobre 2015, 15:00In Primo piano
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Milan, Mihajlovic: "Ringrazio ADL, rinunciare fu una mia scelta. Napoli? Avversario forte, ma dipende da noi. Hanno punti deboli"

Intervenendo in conferenza stampa, il tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic ha parlato diffusamente della sfida al Napoli di domani sera.

Intervenendo in conferenza stampa, il tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic ha parlato diffusamente della sfida al Napoli di domani sera.

Su Honda: "Non sta dando contributo alla squadra? Non ho mai visto un giapponese con la febbre, che razza di Samurai è? (ride nrd). Domani non giocherà perchè ha avuto la febbre per 3 giorni. Si allena con il gruppo? Non lo so, ancora non li ho visti. Se sta bene, sì se no sta in camera a guardare la tv".

Sui blackout: "Come si allena il fisico, così si allena la testa. Solo che è un po' più complicato perchè non è una materia del tutto esplorata. Loro sono ragazzi intelligenti e spero capiscano che tutto fa scuola. Nel calcio, come nella vita, le cose si ripetono quindi mi auguro che se dovessero capitare le situazioni come a Genova o nel secondo tempo con l'Udinese, la squadra reagisca diversamente. Loro sanno meglio di me quando sbagliano".

Sul Napoli che poteva essere la sua squadra: "Ringrazio e ringrazierò per sempre il presidente De Laurentiis perchè mi voleva portare a Napoli. Ci siamo incontrati un paio di volte, ma abbiamo deciso di comune accordo di non lavorare insieme. Se non sono andato a Napoli è stata una scelta mia, ma forse è stato meglio così per lui (ride ndr)".

Sulle gerarchie d'attacco e l'intesa migliore tra Bacca e Luiz Adriano: "Noi abbiamo tre attaccanti. E' vero che loro due hanno fatto bene, ma io da loro mi aspetto di più. Non sono contento del tutto, perchè potrebbero pesare molto di più sulla partita anche in termini di personalità. Balotelli da quando è arrivato ha fatto bene e se sta bene può fare la differenza. Io guardo e decido in settimana, per adesso due giocano e uno sta in panchina".

Sulle condizioni di Balotelli: "Vediamo oggi come sta, abbiamo un altro giorno e mezzo perciò c'è ancora tempo. Se stesse come sta adesso può stare in panchina".

Sul modo di giocare del Napoli: "Abbiamo preparato le nostre uscite difensive, abbiamo visto come possiamo uscire. Poi dipenderà dalla personalità che avremo. Loro possono fare il pressing, ma se noi lo facciamo bene non dovremmo avere problemi. Abbiamo preparato entrambe le fasi. I ragazzi sanno cosa devono fare".

Se è preoccupato dalla partenza di campionato: "Dipende tutto da noi. Se noi giochiamo come abbiamo giocato contro l'Inter, o nel primo tempo di Udine o il secondo tempo di Genova, possiamo andare in Champions. Se giochiamo come nel secondo tempo di Udine o il primo tempo di Genova non arriviamo nemmeno in Europa. Sappiamo che domani affrontiamo una squadra forte che sta bene soprattutto nei loro punti di forza. Per me Higuain è forse l'attaccante più forte d'Europa. Poi sappiamo che anche loro hanno i punti deboli".

Se si aspettava di vedere i problemi avuti dal Milan negli scorsi anni: "Sì, me l'aspettavo. Speravo di sistemarli prima, ma sono convinto che li sistemerò. So che non è una cosa facile, perchè è una cosa mentale. Non è un problema nè fisico nè tattico perchè se no non riusciremmo a giocare meglio in 10 che in 11 come contro il Genoa. Per il Milan è un dovere stare in alto, ma non è un diritto a priori perchè indossiamo la maglia rossonera. Dobbiamo quindi scendere in campo con la mentalità giusta e se non mettiamo in campo la stessa cattiveria degli avversari non riesci a vincere".

Su cosa vuole vedere nella partita: "Voglio vedere una squadra che affronta l'avversario con l'atteggiamento giusto e che gioca per 95 minuti".

Sullo stato d'animo e sul lavoro di Sarri: "Maurizio è un amico e lo stimo molto anche se è arrivato tardi sui grandi palcoscenici. Ci siamo anche messaggiati dopo la partita con la Lazio. Sappiamo che è una squadra molto organizzata con un potenziale d'attacco tra i più forti d'Europa. Anche loro hanno i loro punti deboli".