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La nuova moda napoletana è sminuire gli avversari: Napoli dominante con l'organizzazione e la preparazione alla gara di SarriTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 6 ottobre 2015, 19:30Zoom
di Antonio Gaito
per Tuttonapoli.net

La nuova moda napoletana è sminuire gli avversari: Napoli dominante con l'organizzazione e la preparazione alla gara di Sarri

Napoli è sempre stata raccontata a livello calcistico come la piazza degli eccessi. Capace di esaltarsi per una vittoria e deprimersi per un risultato negativo. Volubile, talvolta persino isterica, come nella scorsa stagione quando comunque il Napoli si giocava ancora Europa League e terzo posto. Luogo comune o meno, in questo avvio di stagione il quadro umorale sembra essere cambiato: agli scenari apocalittici delle prime giornate di gran parte della tifoseria, successivamente - come per giustificare vittorie impensabili, considerando i dubbi sul tecnico e quelli sulla campagna acquisti - è subentrata la moda di sottolineare i limiti dell'avversario e sminuire il successo.

S'è iniziato col Brugge, e la squadra belga in effetti non se la passa benissimo come del resto il Legia, ma anche con la Lazio, a causa di qualche assenza di rilievo, oppure Juventus e Milan, chi troppo prematuramente si era espresso negativamente sul progetto tecnico di Sarri ha quasi rinviato il giudizio settimana dopo settimana. La realtà è che la forza dell'avversario conta relativamente, considerando che l'anno scorso il Napoli perse senza mai entrare in partita con un un Milan messo peggio di questo, fu battuto dal modesto Young Boys e perse la maggior parte dei punti in campionato con le ultime 8 squadre in classifica.

Il gioco espresso, ma anche il solo gol subito in sei gare, testimonia che il lavoro del tecnico è evidente e da queste pagine lo evidenziamo già dall'amichevole estiva con il Porto terminata 0-0. Le vittorie con la Juventus, che poi s'è ripresa con Siviglia e Bologna, o con la Lazio, che s'è risollevata alla grande ed ha ancora tre punti in più degli azzurri, ed anche quella col Milan - che non è sicuramente quello di domenica - testimoniano il lavoro di Sarri anche nella preparazione alla partita, annullando quasi tutti i punti di forza dell'avversario e che si contrappone al "sono loro a doversi adeguare a noi ed al nostro gioco" piuttosto presuntuoso dell'anno scorso. 

"Non siamo riusciti a giocare, non abbiamo mai trovato la profondità con gli attaccanti" ha detto Mihajlovic nel post-partita. E nell'analisi tattica della gara va innanzitutto sottolineata l'ulteriore crescita della linea difensiva nell'affrontare ad esempio un cliente come Bacca: nella circostanza più pericolosa - con la linea, altissima, che non è riuscita a far scattare il fuorigioco - il reparto è scappato all'indietro ed il rossonero ha trovato Albiol a togliergli profondità alle spalle di Koulibaly che l'ha portato sull'esterno e poi sul piede debole, concedendo soltanto un cross al centro. Non a caso, oltre a non subire gol, il Napoli ha trovato una solidità che porta gli avversari a faticare persino nel trovare il tiro. Non sempre sarà così, talvolta le individualità avranno il sopravvento anche sulla perfetta organizzazione, ma la strada per portare la squadra ad esprimere finalmente il proprio 100% è tracciata.