Da Milano a Napoli - Viaggio in compagnia dei tifosi dell'Inter: tra luoghi comuni, razzismo ed innamorati di Partenope

Treno ad alta velocità. Milano-Napoli: arrivo previsto 17.05. II tempo di un caffè, come se il nervoso non fosse già abbastanza in vista della delicata sfida, poi macchina e destinazione San Paolo. E' un viaggio perfetto per vivere al meglio le aspettative dei tifosi di Napoli ed Inter. Si incontrano tanti tifosi nelle carrozze di un vagone che porta dritti verso una gara tra le più attese degli ultimi anni. Le simpatie si dividono, come i sedili che separano in due la carrozza. Ci sono tifosi del Napoli che per l'occasione non hanno saputo rinunciare: permesso dal lavoro, San Paolo, toccata e fuga da qualche parente e poi dritti, di nuovo verso il nord che garantisce quel lavoro che Partenope non è stata in grado di garantire. Arrivano da ogni parte della Lombardia, ma non solo. Qualche tifoso azzurro sale a Bologna, arrivando dalla provincia modenese. "Non si poteva mancare questa sera. La squadra ha bisogno di me", racconta Luca al telefono agli amici che lo attendono a Fuorigrotta. Io spio la sua telefonata, ci scambio un sorriso, e lui ha già capito che siamo diretti nello stesso posto per questa serata. Ci sono anche tifosi nerazzurri, di origine però napoletana.

Approfittano della gara per andare a salutare i genitori e per sostenere la loro Pazza Inter. Rubando tra le loro chiacchiere pregara le solite cose. Mi soprende il timore verso gli azzurri, l'assoluta referenza verso il lavoro svolto da Sarri "Per fortuna che Silvio ha scelto Sinisa, altrimenti il Milan quest'anno ci faceva soffire" si dicono. Mi sorprendono meno, ed è una cosa in sè già triste, le chiacchiere razziste su Partenope e sulle preoccupazioni che accompagnano il loro viaggio verso Napoli. Che strano, sentire dei napoletani che pare abbiano dimenticato che cosa voglia dire esserlo. Decido di prendere un caffè, se così può essere chiamata la miscela distrubuita dalle famigerate macchinette automatiche. Incontro Carlo, lombardo doc, che con un la famiglia andrà a tifare Inter a casa di amici napoletani, e tifosi del Napoli, conosciuti in vacanza. "Ho approfittato della gara per tornare a visitare una città che mi ha rapito il cuore ai tempi del militare. Quando posso ci torno. E' come scalare dalla carta d'identità qualche anno. Ogni volta che vedo Napoli mi sento giovane e felice. Non me lo so spiegare". Carlo, vorrei provare ad aiutarti nel ricercare la spiegazione. Ma non l'ho trovata nemmeno io....