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PS - Possibile che sia già tutto scritto? Con Sarri è così! A Torino ladri di sceneggiate, ma studiatela almeno! L’arbitro come un fantasma: non si dovrà vedere...TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 11 febbraio 2016, 17:00In Primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

PS - Possibile che sia già tutto scritto? Con Sarri è così! A Torino ladri di sceneggiate, ma studiatela almeno! L’arbitro come un fantasma: non si dovrà vedere...

Pensieri sciolti. Quelli che accompagnano la mente del tifoso, in viaggio perenne con la fantasia, prima di ogni partita. Perchè, allora, non provare a raccoglierli questi pensieri. Come un enorme vaso, senza alcuna pretesa, solo per il gusto di aprirlo una volta ogni tanto, quando ti assale la nostalgia. Pensieri slegati, che nascono e muoiono dopo un secondo. Pensieri liberi, quelli partoriti nei bar del centro e negli oratori di provincia.

Il pensiero di questa settimana è in realtà unico. Prende diverse strade, ma è un martello nel cervello. La finale di Sanremo! Chi vincerà? Che vestito indosserà Madalina Ghenea? Che tonalità di Pantone sfoggerà Carlo Conti per il gran finale? Avrà imparato l’alfabeto Gabriel Garko? Un tormento che ci assale. Vero? Vabbè, tralasciando “le strozzate del secolo (cit. Paolo Cannavaro)… ma voi ci pensate? E come non ci pensate! Ci state pensando ogni secondo. Fate finta di non pensarci perché non ci volete pensare! Il pensiero finisce sempre là. Ogni giorni vi mettete davanti allo specchio, fate gli esercizi come Cicerone e cercate di credere al mantra: “E’ una partita come tutte le altre. Non è decisiva. Vale tre punti come valeva tre punti la partita con il Carpi”. Mentire a se stessi è il torto più grande che si possa fare alla verità. Ci stiamo provando, ma niente. La Juve è la Juve. Sempre. Figuriamoci adesso, con questa classifica e queste aspettative. Un pensiero che ti assale all’improvviso, mentre sei ad un semaforo ed anche il verde tanto agognato assume meno importanza.  Ci trasciniamo come vaganti, in attesa del fischio iniziale.

A proposito, il fischio del fischietto! Avevamo ragione, alla fine arriva Orsato. Non sarà Polly alias Jennifer Aniston, ma pare essere la persona giusta. Senza soffermarsi sull’infortunio di Rizzoli, vero a presunto, il fischietto di Schio ha già dimostrato nella gara di andata di essere il migliore degli arbitri possibili, al momento. La speranza è che di lui si possa ora parlare il meno possibile, che sia un fantasma che in nessun modo andrà ad incidere sullo spettacolo che è riservato alle squadra in campo. La scena spetta a Juventus e Napoli. Le presunte sceneggiate di cui si è parlato a Torino, dove continuano ad ignorare il vero e profondo significato dell’espressione artistica della sceneggiata, le lasciamo a chi è più abituato di noi. Scene di accerchiamenti di direttori di gara, proteste furiose, intimidazione quasi fisica, sono parte integrante di quell’arroganza che nasce dal sentirsi potente. Un potere spesso oscuro. Parla la storia…

Un pensiero che non c’è, invece, è quello legato alla formazione. Possibile che sia già tutto deciso? Miracolo di Sarri, del ritorno di quell’identità che ha fatto tutta la differenza di questo mondo. Niente esperimenti da scienziato da strapazzo, deliri di onnipotenza che hanno fatto solo male al Napoli nelle precedenti gestioni. Sarri ha i suoi undici, li gestisce al meglio, li fa riposare quando serve, ma nella partita dell’anno giocano loro. Come le certezze che rendono la vita meno instabile. Come quel numero in rubrica che sai di poter chiamare per qualsiasi problema. Come la pizza fritta quando la vita ti sembra troppo ingiusta. Gli undici di Sarri sono quelli, con Mertens pronto ad entrare, Strinic prima alternativa in caso ci sia bisogno di copertura ed il sinistro di Manolo sempre pronto ad esplodere la bomba. Non è prevedibilità. E’ forza. E’ consapevolezza. Quella che rende grande una squadra. Quella che rende longevo un progetto. 

Pensieri mescolati nel conto alla rovescia. Fa sorridere leggere le previsioni dei quotidiano sulla possibile formazioni di Allegri per la sfida al Napoli. Ce ne fosse una uguale! Caso? Pretattica? Informazioni filtrate di proposito per non dare riferimenti all’avversario? Qualsiasi sia la verità, resta una sensazione di preoccupazione che arriva dal quartier generale bianconero. Chi crede che dopo quattordici risultati utili consecutivi il tecnico proverà un cambio di assetto per la sfida più importante dell’anno? Max, qua nessuno è fesso… 

Pensieri da sveglio, pensieri nei sogni. Non c’è modo di liberarsi di quest’idea. Una gara vissuta ogni notte, fantasticando su un protagonista che vorresti diventasse eroe nella fatidica notte. Autorete di Bonucci al 96’ su tiro dalla panchina di Starace con il caffè ancora in mano. Rovesciata dalla porta di Reina mentre Buffon litigava a telefono con la D’Amico. Le abbiamo immaginate tutte, in ogni salsa possibile. Importa poco il come, basterebbe solo urlare, alla fine. Un grido che parte da Torino e scalda ogni macchia azzurra presente sulla cartina. Un abbraccio globale. Poi suona la sveglia. E manca ancora tanto, troppo, a quel maledetto fischio d’inizio…