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Ranieri dopo il trionfo: "Un caso Leicester in Italia? Vi spiego cosa deve cambiare"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 3 maggio 2016, 01:30Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Ranieri dopo il trionfo: "Un caso Leicester in Italia? Vi spiego cosa deve cambiare"

Raggiunto in collegamento telefonico da Il Processo del Lunedì su Rai3, Claudio Ranieri commenta la recente vittoria della Premier League

Raggiunto in collegamento telefonico da Il Processo del Lunedì su Rai3, Claudio Ranieri commenta la recente vittoria della Premier League da parte del suo Leicester: "Quando succede qualcosa non riesci a realizzare: anche nel primo tempo c'era tanto fiducia. Poi dopo il gol di Cahill ho iniziato a crederci, al gol di Hazard sono saltato, è normale".

C'è una dedica che vuole fare per questo successo? "Più che altro vorrei dire: ho 64 anni, è da tanto che lotto, però ho sempre avuto una positività e ho sempre pensato che avrei vinto uno scudetto da qualche parte. Sono lo stesso uomo che è stato mandato un anno e mezzo via dalla Grecia, quando molti avevano dimenticato cosa avessi fatto prima. L'unica dedica che posso fare è a tutti quanti: provateci e credeteci".

È riuscito a distogliere l'attenzione dal rugby. "Sì, è vero, il rugby mi ha sempre affascinato proprio per la capacità di aiutarsi l'uno con l'altro".

In Italia vi sarà mai un caso Leicester? "Forse bisognerebbe ripartire i soldi derivanti dai diritti tv in maniera diversa, come avviene da noi".

Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. "Non è che qualcuno si dimentichi, mi piace dire che sono lo stesso della Grecia, non sono cambiato".

Ha la responsabilità e il merito di essere un ambasciatore del calcio italiano oltre Manica. "Le responsabilità le raccolgo volentieri, i meriti mi piace darli a Gianfranco Zola: quando lo allenavo al Chelsea tutti i tifosi delle altre squadre lo applaudivano. Era il più grande ambasciatore e rappresentante dell'Italia calcistica, a me piace ricordare sempre lui".

Resta a Leicester? "Sì. Con il presidente avevamo programmato di costruire una squadra che potesse con calma arrivare in Champions League. Noi sappiamo che quest'anno è stato incredibile e che l'anno prossimo lotteremo dal decimo posto in su, perciò dobbiamo continuare a crescere in questo modo".