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Venerato a TN: "La società conosceva i dubbi di Sarri su Gabbiadini. Insigne? Bisogna risolvere il problema contratto. ADL, senza rischio d'impresa non si vince"TUTTO mercato WEB
venerdì 21 ottobre 2016, 12:16Esclusive
di Dario De Martino
per Tuttonapoli.net

Venerato a TN: "La società conosceva i dubbi di Sarri su Gabbiadini. Insigne? Bisogna risolvere il problema contratto. ADL, senza rischio d'impresa non si vince"

"E' un periodo che gira male, ma il Napoli si riprenderà". Ne è certo Ciro Venerato, giornalista della Rai, che ai microfoni di Tuttonapoli ha commentato il momento degli azzurri. "Questa crisi può risolverla solo Maurizio Sarri, non la società. Perchè Sarri è un grande tecnico, e il Napoli non è un grande club. E' ovvio che dopo tre sconfitte consecutive tutta la squadra deve essere messa in discussione, e anche l'allenatore non è immune. Però bisogna guardare anche le prestazioni: il Napoli ha fatto davvero male solo a Bergamo. Con la Roma, fino al 43', hanno giocato meglio gli azzurri. Con il Besiktas, il Napoli ha fatto la partita e secondo me Sarri non ha sbagliato la formazione. I Turchi non hanno schiacciato gli azzurri, i gol sono arrivati da errori individuali. E mi dispiace dirlo, Reina sta cominciando a diventare un problema. Se dovessi dire qualcosa a Sarri, gli chiederei: ma siamo proprio sicuri che deve giocare tutte le partite Pepe? Perchè non proviamo Sepe, che a Empoli ha fatto benissimo. Voglio stendere un velo pietoso, poi, su chi dice che il Napoli perde perchè non giocano Rog e Diawara.
Gli azzurri hanno avuto due disgrazie nel loro percorso, che non sono ostacoli da poco. Sarà un caso ma senza Albiol il Napoli ha subito nove gol. Il difensore spagnolo dà serenità a Koulibaly, è una pedina molto importante. Il secondo ostacolo è ovviamente lo sfortunato infortunio di Milik, che ha fatto emergere le contraddizioni della società che ha imposto Gabbiadini a Sarri. L'infortunio dell'attaccante polacco e l'assenza di Albiol hanno tolto certezze, all'allenatore e ai giocatori. A questo va aggiunto che i risultati stanno incidendo sul morale, sull'autostima di una squadra che non avendo alle spalle una società con grandi uomini di calcio, tranne solo Giuntoli, riesce ad ammortizzare meno certe sconfitte. 
Le due sconfitte vanno registrate, ma parte della gara con la Roma e molte fasi di quella con il Besiktas, mi fanno capire che il Napoli può riprendersi e fare il suo campionato. Ma bisogna chiarire: gli azzurri devono cercare di confermare il secondo posto, dove in questo momento la Roma mi sembra favorita. E poi bisogna distanziare le due milanesi, con i rossoneri pronti ad investire tanti soldi al mercato. Tanti chiedono a questa squadra lo scudetto, ma non capisco il perchè, nel momento in cui la società toglie a Sarri il fuoriclasse della squadra. E' come se il Napoli di Ferlaino dopo un terzo posto avesse venduto Maradona. Il Napoli non ha né una squadra, né una società da scudetto. A proposito di Ferlaino, mi ha fatto piacere sentirgli dire una cosa che sostengo da anni: solo con un minimo rischio d'impresa si può fare il salto di qualità. Questa politica porterà il Napoli sempre a fare bene, ma ad essere eterno secondo. Per questo non si può chiedere la luna agli allenatori azzurri. Quando De Laurentiis ha prospettato i programmi stagionali a Sarri, il tecnico è stato chiaro: faremo il possibile, ma non possiamo competere con la Juve. E lo stesso De Laurentiis non gli ha chiesto lo scudetto, ma di rompere le scatole ai bianconeri fino alla fine".

Insigne non si sblocca e Gabbiadini non trova troppo spazio. Sono due "casi"? "Se Insigne è triste e non è più quello di una volta non è colpa di Sarri. Non è lui che deve fargli il contratto. Se le richieste di Insigne sono ritenute esagerate, valutazione rispettabile perchè ad oggi mi sembrano tanti 4,5 milioni, bisognava venderlo quest'estate. Se non lo si vende perchè lo si ritiene importante, bisogna risolvere il problema contrattuale. Non condivido i fischi dello stadio per il talento di Frattamaggiore, per un calciatore che piange dopo essere uscito, che ha il cuore napoletano. Ancora una volta il San Paolo si dimostra magnanimo nei confronti degli stranieri e carnefice con i propri figli, ci sono passati Taglialatela, Juliano, Ferrara. Capisco che le cifre richieste da Insigne per il contratto non abbiamo aiutato il calciatore ad essere simpatico ai tifosi, ma bisogna capire che sono situazioni contrattuali dell'entourage che evidentemente ritiene che il calciatore abbia questo valore. Se dovessimo fischiare ogni giocatore che gioca per soldi, il rumore del San Paolo sarebbe assordante.
Gabbiadini non lo ha preteso Sarri, non ha sbattuto i pugni sul tavolo affinchè non fosse venduto. La società conosceva benissimo i dubbi del tecnico sull'inserimento dell'attaccante bergamasco. A me risulta che Giuntoli appoggiava l'idea di Sarri per cercare di dar via Gabbiadini e trovare un giocatore più adatto alle caratteristiche del Napoli, ma De Laurentiis e Chiavelli imposero Gabbiadini, offrendo al signor Pagliari un mega-contrattto, dopo una feroce litigata giorni prima alla Filmauro. Purtroppo l'ex Samp non è adatto a quel ruolo nel gioco azzurro. Chiedere a Sarri di cambiare schema per farlo giocare è folle, perchè non può penalizzare sette-otto giocatori. Chiedere a Gabbiadini di adeguasi, è allo stesso modo folle, perchè secondo me ci sono delle caratteristiche innate. Ora la società dovrà mostrarsi all'altezza e il primo giorno utile di gennaio, dovrà dare subito a Sarri un attaccante. Serve una pedina importante che possa stare in panchina senza alzare la voce se Milik recupera subito, ma se il polacco non fosse ancora disponibile, dovrebbe essere pronto a dare risposte importanti".