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Donnarumma, Tony Colombo, le lacrime di Insigne ed un rimpianto lungo vent’anniTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 21 ottobre 2016, 18:40In Primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

Donnarumma, Tony Colombo, le lacrime di Insigne ed un rimpianto lungo vent’anni

Avvertenze per la lettura: non si vuole fare nessuna demagogia. Ulteriore avvertenza: non venite a dire che è da sempre tifoso del Milan, lo sanno tutti. Adesso possiamo iniziare a parlare, anche se un indizio sul tema ve lo abbiamo già dato. Sì, vogliamo proprio dedicare qualche riga a Gianluigi “Gigio” Donnarumma, professione scherzo della natura, che questa mattina ha rilasciato interessanti dichiarazioni, che sono occasione per qualche riflessione. Oltre ai pensieri dedicati al cognato Carmine, tifoso del Napoli e ferito dall’addio di Higuain, ed alla diffusione della produzione artistica di Tony Colombo (De gustibus non disputandum est) tra i compagni rossoneri, il portiere ha parlato anche del futuro. “Il Milan è la squadra per cui ho sempre tifato, non potrei desiderare di meglio”.

Partiamo dall’inizio, ma proprio l’inizio: la data è il 25 febbraio del 1999. Fissiamo poi un punto, fissando Castellammare di Stabia come luogo del suddetto evento. Meno di diciotto anni fa, nella nostra terra, una terra che pulsa di azzurro, nasceva uno completamente diverso da tutti gli altri. Uno che era destinato, probabilmente già da quando era in fasce, a diventare il riferimento nel ruolo di portiere per i prossimi vent’anni. Non è una previsione ottimistica, ma quello che ogni addetto ai lavori sarebbe pronto a sottoscrivere osservando per non più di dieci minuti questo fenomeno nato dalle nostre parti. Già, le nostre parti, questo è il punto che fa più male. Sul tema c’è chi pensa di avere già la risposta: “Al Napoli non sarebbe mai venuto, sogna il Milan da quando era bambino”. Vero. Ma, pensateci almeno per un secondo e considerate la possibilità di non avere necessariamente ragione, se semplicemente il Napoli ci fosse arrivato prima? Se il Napoli ci avesse creduto prima del Milan? I sogni di un bambino cambiano in fretta come le nuvole di un cielo d’ottobre, quindi non esiste verità assoluta. 

Il rimpianto, che ci porteremo appresso per quattro lustri, è l’ennesima occasione, o appello, ad avere maggiore attenzione alle perle che il nostro mare nasconde. Senza questa passione smodata per l’estero. Coltivare qui, produrre qui, crescere qui. Perché i prossimi Di Natale, Donnarumma o chi per loro che nasceranno dovranno vestire la maglia azzurra. Per fare ciò, quella maglia, bisogna fargliela sognare. Ed è qui che entra in gioco Lorenzo Insigne.

In questo caso, non bisogna tornare indietro al 1999 ma appena a mercoledì scorso. Il numero 24 viene richiamato in panchina dopo una prestazione orribile, con tanto di rigore parato. Il pubblico avrebbe due strade da percorrere. Sostenere un ragazzo napoletano e tifoso del Napoli o condannarlo senza pietà. Si sceglie la seconda, ed anche in questo caso nessuno può contestare la libertà di scelta. La domanda però nasce spontanea. Se voi foste il “prossimo Donnarumma”, inteso come un talento nascosto della Campania, come reagireste ai fischi a Lorenzo? Ci pensereste un attimo prima di accettare l’azzurro o sognereste altri colori? Emblematica una frase che tanti ex ripetono: “Per un napoletano vestire la maglia del Napoli è più difficile”. Se è così, probabilmente è colpa di tutti quanti. Ed allora nessuno si meravigli quando nascono rimpianti ventennali come Donnarumma…