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In Champions servirà l'impresa a Istanbul. Lacrime Insigne termometro dello spogliatoio, piazza umorale scarica Sarri
venerdì 21 ottobre 2016, 14:40Notizie
di Silver Mele
per Tuttonapoli.net

In Champions servirà l'impresa a Istanbul. Lacrime Insigne termometro dello spogliatoio, piazza umorale scarica Sarri

Alla Vodafone Arena il Besiktas finora non ha mai perso e al Napoli toccherà cercare l’impresa per non vanificare quanto di buono fatto nelle prime due uscite di Champions. Il calore dei tifosi turchi lo si è visto al San Paolo, bisognerà moltiplicarlo almeno per dieci nel catino infuocato di Istanbul. Sarri intanto cerca di capire perché quelli che erano stati definiti fenomeni dopo il Benfica improvvisamente si sono smarriti, incassando tre ko in fila, due dei quali a Fuorigrotta. Eppure il suo Napoli ha costruito e distrutto allo stesso tempo nella serata delle grandi amarezze. Manca lucidità se è vero, così come emerso, che pur tirando da tutte le posizioni e in tutti i modi non si riesca più a far gol: solo tre a dispetto dei sette incassati in questo periodo nero. E’ venuta meno la fiducia e il pallone ora pesa maledettamente: sono lontani i giorni delle giocate spensierate, di quando Sarri auspicava al suo primo Napoli di ritrovare il sorriso e semplicemente il divertimento.

Le lacrime, quelle di Insigne, sono termometro di uno spogliatoio provato: d’altronde proporre così tanto e non raccogliere è cosa frustrante. Poi la marea di errori o regali che hanno orientato eventi e partite, rilanciando avversari come lo statuario Aboubakar contestato in Turchia perché ancora a secco di gol in campionato. Sullo sfondo il contrasto dialettico tra il presidente che rivendica le spese estive e la qualità di un organico definito più forte rispetto allo scorso anno e la prudenza di Sarri cui non sfugge il rischio di puntare sulla beata gioventù di campioncini che si faranno nel tempo. Gli avversari intanto hanno preso le misure, non c’è più in organico il fenomeno in grado di fare la giocata risolutiva e l’asticella naturalmente si è impennata dopo i capolavori finanche inattesi dell’anno d’esordio. La prova di maturità attende proprio tutti: società e tecnico, che in quanto umano avrà anche diritto all’errore, la piazza umorale al punto di scaricare l’allenatore cui si inneggiava fino a tre settimane fa e declassare Lorenzo il napoletano ad ultimo degli attaccanti italici. Così non può andare, molto meglio isolarsi per ricaricare le batterie a Castelvolturno e pensare al Crotone: lo Scida aprirà i battenti per la prima volta in A e da quelle parti non c’è nessuna voglia di esser vittima sacrificale.