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Ciro Esposito, lo zio: "Cori razzisti, la morte di mio nipote non è servita"
venerdì 22 agosto 2014, 23:00Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Ciro Esposito, lo zio: "Cori razzisti, la morte di mio nipote non è servita"

Vincenzo Esposito, zio del tifoso napoletano ferito a morte prima della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio a Roma commenta la decisione della Figc di depenalizzare i cori discriminatori contro i napoletani: "Mi sarei aspettato che il presidente Tavecchio - spiega Esposito - avesse valutato la proposta che noi familiari di Ciro avevamo lanciato: se non si vogliono chiudere le curve, si istituisca un fondo nazionale per l’educazione sportiva nelle scuole da finanziare con pesanti multe inflitte alle società che non individuano e allontanano dagli stadi che intona questi cori. Purtroppo, però, abbiamo la sensazione che la morte di Ciro non stia contribuendo a migliorare la cultura sportiva di questo Paese".

Vincenzo Esposito si è soffermato anche sui risultati dello stub che confermano che sarebbe stato Daniele De Santis a sparare al giovane napoletano. "Devo ringraziare - afferma Vincenzo Esposito - la Digos che sta operando molto bene, perché il ritrovamento dei guanti e il lavoro di ricerca, che confermerebbe come De Santis portasse i guanti anche in altre occasioni, costituiscono dei passi avanti importanti nelle indagini. Quindi prendiamo atto delle defaillance del questore nella sera del 3 maggio ma anche dell’ottimo lavoro della Digos sulle indagini". A riportarlo è l'edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno.