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tmw / napoli / Rubriche
Napoli ora non distrartiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 20 novembre 2014, 19:30Rubriche
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net
fonte di Peppe Giannotti

Napoli ora non distrarti

Ora no, ragazzi non è il momento di distrazioni fatali già viste.

Ora no, ragazzi non è il momento di distrazioni fatali già viste.

Dopo la sosta la prima senza Lorenzo, la sua forma, la sua spinta, il suo entusiasmo. Forse con un Mertens a mezzo servizio, ecco che il Napoli potrebbe ritrovarsi senza i suoi “turbo” nel momento di massima spinta verso la vetta. Complice una giornata di calendario da prendere a morsi come un frutto estivo. La Roma nella nebbia di Bergamo con una difesa a mezzo servizio e la Juve nella tana di Lotito che, se dovesse batterla, il suo già abusato esibizionismo la farebbe da padrona per un intera settimana. Ma anche se solo una dovesse fermarsi  caro Napoli, TU ci devi essere, la mente alla Champions di “quelle due” potrebbe fare il resto, ma non puoi assolutamente pensare di fallire la partita del ritorno alle 15, come una volta, sotto il sole vesuviano dove per tante domeniche il genio di Diego aveva fatto piangere di gioia i 70 mila!

Siamo curiosi di rivedere ad altissimi livelli il ragazzo del momento Koulibaly e l’altra sorpresa David Lopez che insieme stanno dando un volto più rigido alla squadra malmenata troppe volte da provinciali in vena di protagonismo. Non c’è più tempo per queste cose, il Napoli non è MAI stato dominato in questa stagione tranne che al ritorno a Bilbao, persi punti e convinzione per errori inenarrabili. Guai a rendere vani i due successi (prestigiosi) con Roma e Fiorentina, le prove di forza col Verona e con gli svizzeri in E.L. Rafa? Beh  non sappiamo ancora quali siano le sue intenzioni, se continuare una avventura stimolante o rifugiarsi tra i “mattoncini rossi” di Liverpool, ma quest’uomo deve ritrovare la fiducia, la convinzione di avere in mano davvero un gruppo di ragazzi che in QUESTO campionato possono competere, altro che duello Juve-Roma, ripeto, amplificato dagli strafalcioni dei ragazzi napoletani. Tutti a dire(ed è vero) che il calcio italico è in profonda crisi, che i talenti nostrani sono pochi, ebbene uno è al Napoli ma si è fatto male, ed allora ecco che è il momento di continuare in quei piccoli aggiustamenti, quei dettagli da curare prima e durante una qualsiasi partita perché Benitez possa dimostrare (non a se stesso) ma al pubblico, alla stampa, ai salottieri del lunedì che non è impazzito di protagonismo, le sceneggiate lasciatele ai napoletani, il tifoso vuole i fatti, l’impegno, il cuore. Se il  Napoli avesse giocato come con la Roma solo 30’ con le altre avversarie, altro che terzo posto, altro che inchiostro buttato ad esaltare Allegri o un uomo di 37 anni (Totti) grande campione, e non capire che a  Napoli c’è un certo Hamsik (27 anni) con un futuro ancora davanti ma che rischiamo ogni volta di perdere. Non faccio il confronto col capitano giallorosso, sarebbe ingeneroso, sto solo dicendo che una squadra come la Roma dalle fortissime ambizioni ha un asso forte ma che non può reggere una intera stagione, un Maicon lo stesso, un Morgan uguale, mentre nella rosa azzurra ci sono talenti da “usare non sprecare”. La Juve resta la grande favorita, ma anche lì vedi  Vidal o Buffon o la difesa vetusta comincia a scricchiolare, ma in fondo cosa hanno da perdere, sono tri campioni consecutivi, è il Napoli o la Roma che devono capire se è o no il momento. Se la Juve passa il turno di Champions vedremo quanto vale Allegri più di Conte, il resto è noia

La gara col Cagliari può finire 5 a 4 così come uno a zero, Zeman non è più lo scriteriato di un tempo ma prende sempre gol ad ogni partita. Ora due sono i casi, conoscendo lui la piazza di  Napoli, o si lascia prendere dalla voglia di spettacolo e lancia i suoi ragazzi verso l’incerto Rafael, segnando e subendo l’ira azzurra, o si rintana in mezzo al campo, e lì dovranno essere bravi gli azzurri a stanare con Marek (goleador europeo con la sua Nazionale) e vorremmo rivedere qualche tiraccio nel sette, o quei dialoghi con Callejon e Gonzalo, semplici, lineari come quel tocco del Pipita che lanciò Josè Maria verso il raddoppio con la Roma, un tocco degno del miglior Rivera degli anni 70. Ecco credo che tutto questo si possa fare, soprattutto se si scenderà in campo sapendo che la sera prima qualcuno avrà inciampato!