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Pedullà, consigli per gli acquisti: "Ecco le migliori occasioni a partire dal 2015"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 22 novembre 2014, 00:15Calciomercato
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Pedullà, consigli per gli acquisti: "Ecco le migliori occasioni a partire dal 2015"

Attraverso il suo sito ufficiale, il collega ed esperto di calciomercato Alfredo Pedullà ha svelato le migliori occasioni in saldi nel 2015.

""Per sapere qualcosa del mio futuro dovete chiedere a Galliani, io qui sono contento e personalmente non vedo problemi per il rinnovo del mio contratto", una dichiarazione d'amore in piena regola quella proferita lo scorso 4 novembre in conferenza stampa da Nigel De Jong. Da allora non si è più parlato della posizione contrattuale, anche perché l'attenzione si è spostata sulle sue condizioni fisiche. Il centrocampista ha infatti rimediato un problema muscolare che lo ha costretto a saltare gli impegni con l’Olanda di Hiddink, ma sta cercando di stringere i denti per essere quantomeno in panchina domenica sera a San Siro, nella delicatissima stracittadina contro l'Inter da poco affidata a quel Roberto Mancini che tanto lo apprezzò ai tempi del City. Sì, perché Nigel è uno specialista in recuperi lampo, basti pensare a quanto accaduto in estate in Brasile: il suo Mondiale sembrava essere finito agli ottavi, questo per lo meno si deduceva dai bollettini medici che parlavano di 3-4 settimane ai box. Eppure, dopo soli 9 giorni, la sagoma del mastino si materializzò dal 1' nella sfortunata semifinale contro l'Argentina, merito di un fisico elastico al punto da metabolizzare, per poi superare, in breve tempo noie che ad altri costerebbero stop in linea con la casistica. Peculiarità tra le più apprezzate in casa Milan, considerata la spirale di infortuni che negli ultimi anni ha tormentato i cieli rossoneri.  

Pigiando il tasto rewind, Nigel nasce il 30 novembre 1984 ad Amsterdam e - quasi inevitabilmente - all’età di 9 anni entra nel vivaio dell’Ajax, da sempre fucina dei migliori prospetti cresciuti con il mito del calcio totale. Dopo aver percorso interamente la trafila delle giovanili, il 19 ottobre del 2002 arriva l'esordio in prima squadra nel vittorioso match contro l’AZ Alkmaar. Con la casacca dei Lancieri indosso, De Jong si disimpegna prevalentemente da interno destro, denotando una certa predisposizione alla costruzione più che alla distruzione e guadagnandosi anche le prime convocazioni in Nazionale maggiore, approdo pressoché naturale per chi aveva rappresentato un cardine di tutte le rappresentative juniores, dall’Under 16 all’Under 21. Il 23 gennaio del 2006 saluta l’Amsterdam Arena, con sei mesi di anticipo rispetto allo spirare del vincolo, dopo aver totalizzato 133 presenze e 13 reti con 1 Eredivisie e 1 Coppa d’Olanda in bacheca. A rilevarne il cartellino, per poco più di un milione di euro, è l’Amburgo dei connazionali Van der Vaart e Boulahrouz. In Germania il giocatore disputa 94 partite impreziosite da 5 gol, una delle quali costa al Bayern Monaco la prima sconfitta nella nuova Allianz Arena. Non arrivano titoli ma l’esperienza si rivela fondamentale per la sua carriera. Nel 2007 al timone della compagine tedesca arriva infatti un altro conterraneo, Huub Stevens, che, memore del fatto che - ai tempi delle giovanili dell’Ajax - Nigel faceva la differenza anche da interditore classico, lo convince a cambiare modo di giocare. E De Jong si specializza subito nel nuovo ruolo: macina chilometri, copre, raddoppia, recupera palloni e li consegna a chi ha l’onere di impostare, il tutto grazie alla prepotenza atletica tipica del suo essere brevilineo (174 cm per 72 kg). Le sue prestazioni non passano inosservate agli occhi del Manchester City nuova (faraonica) gestione, che il 21 gennaio del 2009 versa ben 18 milioni di sterline nelle casse della società anseatica e ne annuncia l’acquisto. In Inghilterra l’olandese scende in campo in 137 occasioni, va a segno 2 volte e vince 1 Premier League, 1 FA Cup e 1 Community Shield. I tabloid lo ribattezzano ben presto The Lawnmower, il tosaerba, e l’etichetta da duro gli resta impressa: Nigel morde le caviglie, randella, non tira mai indietro la gamba (a volte sbagliando, basta chiedere ai fratturati Ben Arfa e Holden) ma sempre nell’ambito della cattiveria agonistica leale, tant’è che la seconda e ultima espulsione della sua vita l’ha rimediata 8 anni fa. Ammonizioni, invece, come se piovesse e come richiesto dalla sua vocazione da lavoratore oscuro della mediana.

Tornando alla storia contemporanea, il suo avvento sulla sponda rossonera del Naviglio da una parte coincise con l’inizio del declino del club: in quell’estate del 2012 si chiuse infatti il ciclo degli Ibra, Thiago Silva e dei numerosissimi senatori lasciati andare con troppa leggerezza; dall’altra rappresenta tuttora una delle poche operazioni low cost realmente riuscite al nuovo Milan, quello dei rubinetti chiusi che obbliga Galliani a fare i salti mortali per abbeverare una platea svezzata a champagne. Mai l’ex citizen ha perso i galloni da titolare, tralasciando la brutta parentesi dell’infortunio al tendine d’Achille che gli fece chiudere anzitempo la sua prima stagione a Milanello. Sin qui sono 70 le presenze accumulate con la maglia del Diavolo, 5 le reti all’attivo. La più pesante? L’inzuccata che il 4 maggio decise proprio l’ultimo derby della Madonnina. Al Mancio gli scongiuri del caso…  

Ad ogni modo, il prolungamento del quasi trentenne mediano dovrebbe rappresentare un must nelle segrete stanze di via Aldo Rossi. In estate Louis Van Gaal, avendone ammirato le doti da ultimo nel biennio trascorso sulla panchina degli Orange, confidava nel suo ritorno a Manchester, sponda United però, ma alla fine Nigel è rimasto al suo posto, pronto a sradicar palloni al servizio del nuovo mister Pippo Inzaghi. Ora però bisogna passare dalla teoria alla pratica, da probabili intese sulla parola al nero su bianco, perché il leader silenzioso a breve pretenderà chiarezza, non potendo di certo aspettare in eterno un Milan ridimensionato. E per un De Jong tesserabile, eventualmente, a costo zero non potrebbe che scatenarsi la bagarre…".