L’occhio lungo di Benitez ha colpito ancora: alcuni davano Duvàn per bocciato, ora c'è bisogno del cambio di marcia

Ancora in gol. Ancora Duvàn Zapata, 4 gol nelle ultime 5 partite. Una media importante quella del colombiano, che si è guadagnato le luci della ribalta alla spalle di un colosso come Higuain. Si, perché il pipita è uno che non molla il posto da titolare ed è difficile mettersi in mostra condividendo il reparto con uno affamato come l’argentino. Ma Zapata ha la stoffa, e Benitez lo ha sempre saputo.

Molte furono le critiche poste dagli addetti ai lavori già quando Rafa decise di prendere Zapata e lasciarlo crescere insieme a due giocatori di spessore come Higuain e Pandev. Il primo anno, di fatti, anche il macedone spesso veniva schierato come prima punta proprio perché al colombiano serviva tempo, ma molti lessero le scelte di Benitez come una bocciatura. A distanza di un anno, Duvàn ha smentito tutti, trovando una sua dimensione nell’attacco del Napoli.

Rafa ci ha ancora visto giusto. Molte delle scelte - che potevano sembrare ripieghi - fatte da Benitez hanno trovato riscontri sul rettangolo di gioco. Cosi Koulibaly si è rivelato un giocatore in grado di giocare in Serie A da subito, De Guzman ha trovato la sua collocazione in campo come vice Hamsik e David Lopez – criticato aspramente appena arrivato sui social network – ha fatto ricredere tutti, giocando partite più che discrete. E adesso Duvàn si è confermato valida alternativa ad Higuain, in grado di guadagnarsi la fiducia a suon di gol. Il Napoli per il momento è al terzo posto, gli azzurri hanno mostrato una serie di problemi che solo l'allenatore potrà risolvere con "il lavoro e la fiducia" - come dice lo stesso Benitez -. C'è bisogno di un cambio di marcia ma l’intelaiatura c’è.