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tmw / napoli / L'Editoriale
Tre mesi decisivi, ma Rafa dovrebbe decidere prima. Col Genoa solo il primo di un esame di verifica
domenica 25 gennaio 2015, 10:00L'Editoriale
di Dario Sarnataro
per Tuttonapoli.net

Tre mesi decisivi, ma Rafa dovrebbe decidere prima. Col Genoa solo il primo di un esame di verifica

Giornalista di Radio Marte e Il Mattino, autore con Giampaolo Materazzo di "I Campioni che hanno fatto grande il Napoli" per Newton Compton

Tre mesi per decidere il futuro del Napoli. Pochi? Troppi? Dipende dalla visuale da cui si guarda la vicenda. Entro tre mesi Benitez deciderà il suo futuro , entro tre mesi si capirà meglio se il Napoli sarà ancora in lizza per l’Europa League, per la Coppa Italia ed anche se potrà pensare di lottare per il secondo posto. E, nel frattempo, dovrebbe (finalmente) essere formalizzato il restyling del San Paolo. Tutto in tre mesi, ma  - innanzitutto – c’è la sfida col Genoa da non sottovalutare. Ogniqualvolta il Napoli riesce in un’impresa (vittorie con Roma e Fiorentina, successo in Supercoppa, blitz di Roma con la Lazio) si pensa subito alla possibilità di guardare e ambire oltre il terzo posto. Non per il sottoscritto. Prima e per ora, infatti, bisogna capire se questo Napoli ha continuità di risultati e di prestazioni, oltrechè di atteggiamento mentale giusto (una fusione di grinta, concentrazione e cattiveria agonistica). Ecco perché la gara col Genoa è interessante per capire se la squadra ha memorizzato cali di tensione e di concentrazione che sin qui hanno caratterizzato l’abbrivio di stagione. Il riferimento di Higuain al “tutti uniti possiamo fare grandi cose” non è casuale, e non certo perché gli azzurri sono divisi tra di loro.

Il mutuo soccorso visto con la Lazio è la strada giusta, il senso del collettivo e l’unica direzione da battere “spalla a spalla” i veri segreti del successo. Perché dal punto di vista qualitativo questo Napoli può far male a tutte le squadre italiane, pur avendo (secondo me) una rosa inferiore a quelle della Juventus e della Roma. Ed allora sotto col Genoa, i cui tifosi onoreranno insieme ai “gemelli azzurri” Pino Daniele ma la cui squadra verrà al San Paolo chiusa a riccio, conoscendo Gasperini. Non basterà però battere il Genoa per sentenziare il definitivo cambio di rotta del Napoli discontinuo di questa stagione. Non avendo fornito sin qui le necessarie garanzie (anche se da Doha in poi qualcosa è già cambiato) bisogna aspettare ancora 4-5 partite. Non tre mesi, ma qualcosa in meno. Ed a proposito dei tre mesi: per le credenziali e per la bravura vale la pena aspettare Benitez, però se Rafa crede nell’attuale progetto Napoli (in quello che gli prospetterà ora De Laurentiis, con le virtù e i limiti del caso) dovrebbe sposarlo prima. Aprile può essere tardi. Perchè nel calcio tutto può cambiare anche in un secondo, in positivo, ma anche in negativo.