Avviso alla società, sul mercato bisogna imparare dagli errori del passato: due gli elementi che mancano a questa rosa

 L'avete già sentita mille volta, eppure è tremendamente vera: errare è umano, perseverare è arte davvero diabolica. Tempo di pausa, c'è da ricaricare le batterie in vista del forcing finale. Si, perchè in troppi sembrano averlo quasi bollato come un dettaglio, il Napoli è in corsa ancora per tutti gli obiettivi. Doveroso, dunque, restare con la testa verso i traguardi che si possono ancora raggiungere. Almeno questo è il diktat di tecnico e calciatori, mentre per la società il discorso è sicuramente differente. Pianificare, con messer Aprile alle porte, è quasi una necessità. E' adesso che si iniziano a posare i primi mattoni della nuova casa. E' ora che le grandi manovre ti portano ad arrivano in anticipo sugli obiettivi di mercato.

Gennaio, con la società capace di bruciare sul tempo le concorrenti per Manolo Gabbiadini ed Ivan Strinic, è l'esempio perfetto di quanto il tempismo sia fondamentale. Quello fatto la scorsa estate, con il club in attesa di capire se ci fosse la qualificazione in Champions o meno, è invece l'esempio opposto. Pausa dunque. Di riflessione e di pianificazione. Tanti i nomi, ma probabilmente troppo presto perchè siano quelli buoni. Non che si raccontino frottole - oddio qualcuno non sa resistere a questa tentazione - ma si tratta ancora di approcci superficiali. Chiamate, messaggini, ammiccamenti come ad un ballo studentesco. Insomma, per dirla in parole povere, è ancora presto per andare al sodo, ma iniziare adesso la semina è fondamentale per ritrovarti poi un bel raccolto quando sarà il momento di tirare le somme. Perseverare nell'errore, si diceva, può essere diabolico. E mai come in questo caso lo sarebbe.

L'ultima sessione di mercato estiva ha evidenziato due carenze di questo gruppo: qualitativa e mentale. Ed è su questi aspetti che bisognerà intervenire in maniera significativa. Non prendiamoci in giro. Nella rosa attuale del Napoli, fare nomi adesso sarebbe oltremodo ridondante (i nomi li conoscete già), ci sono calciatori che sicuramente non combaciano con quelle che sono le ambizioni di questa società. Intervenire, massicciamente, sull'innalzamento del tasso qualitativo della rosa sarà l'unica via perseguibile. Ripresentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione con i vari - ah, no abbiamo detto che non faremo nomi questa volta -, sarebbe imperdonabile.

Qualità, ma non solo. Attributi, carattere personalità. Come descriver il tutto? Ricordate l'esultanza feroce di Higuain dopo aver segnato alla Juve a Doha, con il Pipita che mostrava al mondo di avere gioielli di famiglia di dimensioni importanti? Ecco. A questo Napoli manca quella roba lì. Quella che ti permette di gestire il risultato quando sei in vantaggio, anche di due reti, ed evita che butti tutto all'aria. Quello che ti fa approcciare alla gare sempre con la giusta mentalità e che ti sottrae da figuracce (perchè di quello si è trattato) come quelle rimediate contro il Verona. Indicazioni troppo chiare, per non essere colte. Il monito da fare alla società per le scelte future, sin da adesso, è proprio quello di incanalarsi verso questa squadra. Qualità e carattere. Carattere e qualità. Il binomio perfetto per dimenticare gli errori del passato.