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Benitez: "Higuain era insoddisfatto dopo il preliminare. Reina è uno spagnolo napoletano, era facile seguirlo come leader. Gabbiadini? Ha voglia di imparare, su Insigne..."TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 27 marzo 2015, 21:30Copertina
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Benitez: "Higuain era insoddisfatto dopo il preliminare. Reina è uno spagnolo napoletano, era facile seguirlo come leader. Gabbiadini? Ha voglia di imparare, su Insigne..."

Real Madrid o la nazionale spagnola?
"La nazionale è importante sempre per tutti, in fine carriera potrebbe essere la nazionale ma il Real è la squadra della mia città. In ogn squadra che ho allenato ho sempre avuto un buon rapporto con i tifosi, quando sarò vecchio potrà andare bene la nazionale"

Perchè non vive a Napoli?
"Mi piace lavorare e dare il 100% per la mia società. Abbiamo trovato l'albergo vicino al centro sportivo, fare il viaggio ogni giorno da Napoli mi sembrava difficile. I tifosi napoletani sono molto caldi e sono sempre vicini, per lavorare con tranquillità è stato meglio cosi. Mi piace molto la città, la culturà dei Borbone, il palazzo reale è molto simile a quello che c'è a Madrid"

Il Napoli è molto cresciuto, Gabbiadini è la finestra sul futuro di questa squadra?
"Al di là della qualità e delle caratteristiche, è un calciatore che ti ascolta che vuole migliorare e imparare, avrà un futuro importante a Napoli e nella nazionale"

Mai pensato di scherare Insigne al centro della trequarti?
"Tanti parlano di questo ma non conoscono veramente il calciatore, Lorenzo puà driblare e saltare l'uomo, è veloce ma anche resistente. Un calciatore con le sue caratteristiche può fare la fase di non possesso senza problemi e tornare senza difficoltà, molti parlano senza sapere le sue qualità. Ha la capacità per lavorare e arrivare alla porta, lo farà ancora meglio con il tempo"

Qualcuno ha ereditato il suo ruolo?
"Si, abbiamo parlato di Gonzalo e in tanti ci provano, ma la maniera con cui Reina faceva le cose rendeva più facile seguirlo"

Dispiaciuto di aver perso Reina?
"Dal punto di vista del portiere è sicuramente è un buon giocatore, ma anche i nostri fanno sempre bene. Pepe è come uno spagnolo napoletano, gli piace molto sorridere e scherzare, ha fiducia in se stesso e anche a Liverpool era molto amato. 

Il suo momento più complicato al Napoli, l'eliminazione dalla Champions.
"Rimotivare è un lavoro di ogni giorno, Higuain era un po' insoddisfatto e si vedeva nel suo linguaggio corporale. Piano piano ha recuperato la sua mentalità e la sua voglia di vincere, è stata la chiave per ripartire e arrivare dove siamo adesso"

Cosa è successo a Torres?
"Fernando è di un livello altissimo, è arrivato in una squadra forte e tutti si aspettavano che avesse un rendimento sempre alto ma non è semplice. Lui ha lavorato tanto e ha fatto bene a Liverpool, lui ha vinto con noi al Chelsea l'Europa League appena tre anni fa"

David Lopez si è inserito molto bene nel Napoli.
"Con Bigon parliamo sempre di tanti nomi poi arriviamo dove possiamo. In questo caso Lopez copriva ciò di cui necessitavamo, ma insieme decidiamo le caratteristiche e poi la società mette i soldi"

Come si arriva in un ambiente dove per fare pari con il predecessore devi fare molto?
"Bisogna avere fiducia nel proprio lavoro e fare le cose nella maniera propria"

Quando Higuain nella Supercoppa segna alla fine, lei sente la vittoria finale?
"Si, sono quasi vent'anni che guardo le partite e annoto tutto, quando arriviamo in finale io ho sempre fiducia"

Lei è un allenatore da coppe?
"Una società che ha il fatturato alto ha una rosa più forte, in coppa dipende anche dal momento della squadra mentre in campionato ci vuole continuità"

Speravate di non trovare il Milan l'anno dopo la rimonta in Champions?
"Credo che la finale più bella fu proprio quella di Istanbul, abbiamo meritato più vincere l'anno e e non la prima, alla fine è stato il contrario"

Molto bene la sua gestione nelle finali.
"Mi piace trovare la motivazione nei giocatori, sotto il punto di vista tattico sono uno tranquillo"

La sintesi della sua carriera potrebbe essere "Non mollare mai"?
"E' sempre stato cosi, era più facile quando allenavo le giovanili del Real Madrid"

Si sente il mago degli intervalli? Con il Valencia successe qualcosa di simile...
"Io facevo il mio lavoro, mi concentravo a cambiare le cose e anche in quel caso successe contro l'Espanyol, l'allenatore deve essere passionale ed emotivo, bisogna dare il segnale giusto in campo"

Cosa successe nell'intervallo della finale contro il Milan?
"Stavo scrivendo prima del terzo gol cosa dire, stavo pensando al discorso che doveva essere tattico. Ho visto i giocatori con la testa bassa e ho detto che dovevamo andare con la testa alta, provare subito a fare un gol. I tifosi erano sempre al fianco della squadra"

Sull'amore dei tifosi del Liverpool:
"I tifosi sono sempre al fianco della squadra e dell'allenatore, si sente la passione della Cop, piace il calcio. Sono stati molti anni lì ed è stata un'esperienza fantastica"

Amici di TuttoNapoli, tra pochi minuti andrà in onda l'intervista di Rafa Benitez ai microfoni di Paolo Condò, trasmessa nel corso della trasmissione Condò Confidential su Gazzetta Tv. Segui le dichiarazioni del tecnico su TuttoNapoli.