Pronto un cambio di regolamento per il Napoli: bisogna introdurre il ko tecnico

Come nella boxe. Bisogna pensarci seriamente, per evitare di vedere avversari sventrati come nelle ultime settimane in campionato. La prima mezz'ora giocata a San Siro contro il Milan è spettacolo esaltante da un lato, ma quasi cruento dall'altro. Sì perchè per oltre trenta minuti la squadra di Vincenzo Montella è stata messa alle corde come un pugile incapace di reagire, incassando colpi in ogni parte del corpo senza che la difesa riuscisse ad opporre resistenza. Quando il Napoli si mostra in quella versione diventa incontenibile, proprio come un pugile che è nettamente superiore al proprio avversario.

C'è quasi il rischio di farsi male ed in questi casi nella nobile arte c'è l'intervento del direttore di gara che interviene per porre fine al massacro. Ecco, fosse stato un incontro di boxe, a San Siro Rocchi avrebbe dovuto far suonare la campagna, portare il Milan nel proprio angolo e dire a Montella che per quella sera poteva bastare così. Poi, come nelle sue abitudini, il Napoli si è divertito a complicarsi la vita da solo, regalando un gol ad un diavolo praticamente incapace di avvicinarsi alla porta di Reina fino a quel momento. È il rischio che si corre quando si è troppo sicuri di se, quando la differenza con l'avversario ti pare abissale ed incolmabile da parte del rivale. Certo, nel calcio non funziona come nel pugilato e nessuna partita si vince ai punti, ma senza dubbio per questo Napoli, in molte occasioni, bisognerebbe introdurre il ko tecnico per salvaguardiare l'autostima di malcapatite rivali.