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tmw / napoli / Le Interviste
Fedele al veleno: "Siamo la barzelletta d'Italia! Questa delusione supera la gioia dello scudetto"TUTTO mercato WEB
martedì 23 aprile 2024, 10:00Le Interviste
di Davide Baratto
per Tuttonapoli.net

Fedele al veleno: "Siamo la barzelletta d'Italia! Questa delusione supera la gioia dello scudetto"

Enrico Fedele, dirigente sportivo, è intervenuto ai microfoni de La Domenica Azzurra in onda su OttoChannel

Enrico Fedele, dirigente sportivo, è intervenuto ai microfoni de La Domenica Azzurra in onda su OttoChannel: “La cosa più brutta è stata l’atteggiamento di questa squadra. È una squadra passiva, refrattaria, che non reagisce. Sul ‘Roma’ ho dato sottozero a tutti per la prestazione di Empoli. Di gran lunga questa delusione è stata più grande della gioia per lo scudetto dello scorso anno. Noi facciamo a gara ad autodistruggerci, è un’annata così fallimentare che a Empoli c’è stata l’ennesima manifestazione folkloristica del presidente, che è entrato negli spogliatoi e ha sgridato tutti.

Siamo diventati la barzelletta del calcio italiano. Mettiamoci una pietra sopra e pensiamo al futuro. Ma De Laurentiis non può essere indeciso tra Italiano e Conte, sono due allenatori diversi. E’ indeciso tra il diavolo e l’acquasanta, per questo motivo il presidente decida una volta per tutte di affidarsi a qualcuno che sa di calcio e non di cinema. Serve un allenatore che abbia autorevolezza con i calciatori, perché non so se Manna abbia questa qualità.

Poiché penso che Conte non venga, a questo punto la scelta dovrebbe cadere su uno tra Pioli, che ormai non resterà al Milan, e Allegri. La Juventus si separerà da Allegri, probabilmente, e quindi dal punto di vista economico potrebbe essere conveniente ingaggiarlo, perché la Vecchia Signora potrebbe partecipare all’ingaggio. Allegri non è un ex allenatore come qualcuno vuole far credere: ha vinto 6 scudetti, non è l’ultimo arrivato.

Oltre ai calciatori, la vera delusione è Calzona, che ha confermato quanto penso, e cioè che un secondo non può mai diventare un grande primo allenatore. Lui è un grande lavoratore, non c’è dubbio, ha fatto il possibile ma nel bene e nel male è come Sarri, o meglio più nel male che nel bene, in verità. In queste ultime 5 gare mi aspetto una prova d’orgoglio da parte della squadra, anche perché i calciatori devono giocare per se stessi in questo finale. Invoco, dunque un po’ di orgoglio soprattutto nelle due gare importanti con Roma e Bologna anche per provare ad afferrare un posto nell’Europa minore ”.