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Antonio Sanabria, dal Barcellona al Torino. Una carriera vissuta tra alti e (troppi) bassi

Antonio Sanabria, dal Barcellona al Torino. Una carriera vissuta tra alti e (troppi) bassiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 4 marzo 2024, 05:00Nato Oggi...
di Alessio Del Lungo

Descrivere la carriera di Antonio Sanabria è complicato, quantomeno non semplice, perché gli alti e bassi che ha avuto questo attaccante in carriera non corrispondono minimamente a ciò che ci si attendeva facesse, né tantomeno alle qualità innate che ha. A 12 anni dal Paraguay è già arrivato in Spagna ed è già stato tesserato dal Barcellona. Chi sa un po' di calcio, sa anche che giocare nel settore giovanile dei blaugrana non è una cosa che capita tutti i giorni, ma soprattutto non è un'opportunità che viene regalata. Chi esce da lì, in ogni caso, tecnicamente è superiore alla media, ma lui non è mai riuscito fino al compimento dei 19 anni a convincere definitivamente.

In Italia è una meteora: dal Barça B si trasferisce al Sassuolo nel gennaio 2014 su avallo della Roma per 4,5 milioni di euro che possono arrivare a 12 legati a bonus e alla futura cessione del calciatore. Chiude con due presenze, ma i giallorossi ci puntano lo stesso e corrispondono 2,4 milioni al Sassuolo più altri 2,5 al Barcellona, fino a un massimo di ulteriori 7 milioni di euro come parte variabile in base a obiettivi sportivi e contrattuali. Un investimento non banale per un giocatore che però totalizzerà solo 2 presenze nella Capitale.

Quattro stagioni e mezzo in Spagna gli servono finalmente per rinascere e trovare un po' di fiducia, anche se l'impressione è sempre la stessa: il vero Sanabria non si è ancora visto. Allo Sporting Gijon segna 11 gol in 29 gare di Liga, poi viene ceduto al Betis per 7,5 milioni di euro; la Roma si riserva il 50% di una futura cessione e un diritto di riacquisto da 11 milioni entro due anni e 14,5 al termine del terzo. Niente, Sanabria non risponde presente e stecca con soli 5 gol in 24 partite stagionali. L'anno seguente sembra tornare a su livelli migliori con 8 gol, mentre quello successivo, che dura fino a gennaio, si ferma a 6. Tante cose buone, tante cose meno buone, in questo momento è da considerarsi una scommessa.

Vinta o persa solo il tempo potrà dirlo e chi decide di puntarci è il Genoa, che lo accoglie in prestito per un anno e mezzo con diritto di riscatto fissato a 20 milioni di euro, che diventa obbligo nel caso in cui segni 5 gol entro la fine del campionato oppure nel caso in cui segni 18 gol nell’anno solare. In una stagione e mezzo va a referto 9 volte, un dato che non è da goleador, ma che comunque è positivo. Torna al Betis, segna 3 gol in mezza stagione e poi fa di nuovo il percorso inverso, approdando a titolo definitivo nel gennaio 2020 al Torino: 5 centri e un assist in 14 gare, che diventano 6 gol e 5 assist in 29 apparizioni nel 2021-2022 e addirittura 12 reti e 4 assist in 33 gettoni nel 2022-2023. Tutto un crescendo, che lascia presagire che forse Sanabria ha trovato la sua dimensione, la sua continuità, il suo ambiente, dove è vicino all'esplosione. Macché, siamo a marzo e nel campionato di Serie A 2023-2024 è fermo a 3 gol, troppo pochi per chi ci ha abituato a numeri di questo genere. In attesa di capire la sua vera "natura", oggi Antonio Sanabria compie 28 anni.

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