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Giampiero Marini, l'allenatore con il trofeo già in bacheca. E Campione del Mondo 1982

Giampiero Marini, l'allenatore con il trofeo già in bacheca. E Campione del Mondo 1982TUTTO mercato WEB
domenica 25 febbraio 2024, 05:00Nato Oggi...
di Alessio Del Lungo
fonte a cura di Andrea Losapio

Ne ha avute tre, di vite, Gianpiero Marini. Fra gli anni settanta e ottanta ha condotto le operazioni nel centrocampo di Fanfulla, Triestina, Reggina, Varese e soprattutto Inter. Nato il 25 febbraio del 1951, a Lodi, fu soprannominato da Brera "Pinna d'Oro" per i piedi all'infuori che sembravano molto più grandi rispetto al resto del corpo, per gli altri era il "Pirata", oppure Malik. 284 presenze in Serie A, tutte con la maglia nerazzurra, dieci gol, ma anche una Serie A conquistata nel 1979-80 e due Coppa Italia in bacheca. Non il vessillo maggiore, ovviamente. In totale però sono 375 le presenze, considerando anche le varie competizioni. A Varese giocava da trequartista.

Il presidente Fraizzoli non era convintissimo del suo arrivo. Perché venne acquistato a 26 anni, celibe, mentre il numero uno interista avrebbe preferito un calciatore già sposato per evitare che pensasse meno al campo e più alle donne. Invece Marini riuscì a diventare uno dei titolari indiscussi, fino al Mondiale 1982, quello di Bearzot, dove prese parte addirittura a cinque partite. La più importante è la semifinale, quando dovette sostituire Antognoni dopo solamente mezz'ora, cavandosela complessivamente bene contro la Polonia di Lato e Boniek.

C'è la vita da calciatore, poi quella da allenatore, anche se molto più ridotta in termini di soddisfazioni. Vero è che nel 1993-94 se ne prese una esagerata: l'Inter andava malissimo in campionato, si salvò solamente all'ultima giornata, mentre lui prese il posto di Osvaldo Bagnoli a metà stagione. I problemi erano tanti, soprattutto con il dualismo fra Ruben Sosa e Dennis Bergkamp, ma grazie all'olandese ci fu una cavalcata straordinaria con l'esclusione del Borussia Dortmund (destinato a vincere la Champions pochi anni dopo), poi la grande profezia prima della semifinale fratricida con il Cagliari. "Il trofeo, ragazzi, è già in bacheca", l'incredibile sentenza alla faccia della scaramanzia. Poi passò al Como e alla Cremonese, fino alla panchina dell'Under 21 di Serie B.

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