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Henrik Mkhitaryan, l'insostituibile di Inzaghi. L'Inter come un abito cucito addosso

Henrik Mkhitaryan, l'insostituibile di Inzaghi. L'Inter come un abito cucito addossoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 21 gennaio 2024, 05:00Nato Oggi...
di Alessio Del Lungo

Henrik Mkhitaryan è l'insostituibile dell'Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri hanno tanti campioni, a cominciare da Lautaro, passando per Thuram, Barella e Calhanoglu e finendo con Bastoni e Pavard, ma l'unico a cui l'allenatore piacentino non rinuncerebbe mai è proprio l'armeno. Arrivato a luglio 2022 da svincolato dopo l'esperienza con la Roma, inizialmente sembrava che dovesse ricoprire il ruolo di alternativa di lusso, soprattutto perché considerato ormai nella fase calante della sua carriera a 32 anni. Era poi impensabile togliere Brozovic dal campo visto che senza di lui l'Inter sembrava persa. L'infortunio del croato cambiò però clamorosamente le gerarchie: Calhanoglu si è scoperto un regista di qualità altissima, Mkhitaryan l'incursore ed equilibratore che mancava alla squadra. In un anno e mezzo ha raccolto 76 presenze con i nerazzurri, fornendo 9 assist e segnando 7 gol da mezzala, tre dei quali in due derby differenti. A Milano ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, ma avrebbe potuto sollevare anche la Champions League: l'unico rimpianto che può avere al momento è proprio quello di essersi fatto male prima di Istanbul ed essere arrivato in Turchia pronto solo per subentrare, facendo mancare la sua sagacia tattica e la sua intelligenza a un gruppo che ne aveva terribilmente bisogno.

Andando a ritroso, pure la sua esperienza a Roma è stata positiva e gli ha permesso di vincere una Conference League, malgrado in finale abbia giocato solo 17 minuti per problemi fisici: 3 stagioni in giallorosso, 117 presenze, 29 gol e 28 assist, ma la posizione ricoperta sul terreno di gioco era più avanzata rispetto a quella attuale. Nell'economia del gioco aveva lo stesso un'importanza clamorosa, ma la sensazione di centralità che dà all'Inter probabilmente non l'ha mai data nel corso della sua carriera, neanche quando era più giovane e offriva performance migliori. Sembra che indossi un abito che gli è stato cucito addosso.

Prima dell'Italia, Mkhitaryan aveva disputato una stagione all'Arsenal, dove nonostante un grande impatto non riuscì a vincere nessun titolo, e due anni al Manchester United, dove si tolse la soddisfazione di sollevare un Community Shield, una Coppa di Lega inglese e un'Europa League. Prima ancora c'era stato il Borussia Dortmund, club che lo aveva consacrato, e dove aveva vinto 2 volte la Supercoppa di Germania, dopo la parentesi in Ucraina allo Shakhtar Donetsk, società che invece lo ha fatto conoscere alle grandi d'Europa: in Ucraina l'armeno ha vinto 3 campionati, 3 coppe di Ucraina e una Supercoppa Ucraina. Da menzionare anche l'anno al Metalurg Donetsk e i tre al Pyunik, dove tutto è cominciato e dove ha vinto 4 volte il campionato, 2 la Supercoppa d'Armenia e una la Coppa d'Armenia. Oggi Hernikh Mkhitaryan compie 35 anni.

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