Raymond Domenech, ct astrologo. Il peggiore della storia per Cantona

Eric Cantona lo dipinse come "il peggior allenatore del calcio francese dai tempi di Luigi XVI". Raymond Domenech da Lione è uno e centomila. Racchiude dentro di sè mille sfaccettature e storie. E' stato calciatore di discreto successo, otto volte Nazionale e appese le scarpette al chiodo in quella che sarà la sua prima squadra da allenatore. Il Mulhouse. Nel mezzo anche un'esperienza da attore teatrale, mentre coltivava la sua grande passione per l'astrologia. Sceglieva spesso le formazioni basandosi non solo sullo stato di forma ma anche sui segni zodiacali. Ebbe fortuna con il Mulhouse, portò il Lione in Ligue 1 e, dopo cinque anni, divenne ct dell'Under 21 dove sfiorò il titolo solo una volta, nell'Europeo del 2002. Una bacheca polverosa e vuota, impoverita ancor di più dalle storie che ne hanno accompagnato l'avventura da ct della Francia. Non apprezzava Trezeguet e Pires perché del segno dello scorpione, nel 2009 subì l'ammutinamento dei giocatori che si dicevano "delusi dal suo lavoro". E' stato il ct della finale persa ai rigori contro l'Italia, quella del 2006, tanto che un libro di Domenech titola eloquente "Materazzi lo sogno di notte". In Sudafrica, l'apice di un'avventura nata sotto il segno sbagliato. La Federcalcio escluse Anelka per un insulto a un preparatore e la squadra si rifiutò di scendere in campo nell'allenamento seguente. "Una pagliacciata", attaccò Domenech. La Francia perse, venne eliminata ed Evra, come portavoce del gruppo, prese di mira Domenech che, in una carriera non certo banale, può anche annoverare un arresto per bagarinaggio durante USA '94.

Sono nati oggi anche Giorgio Chinaglia, Claudio Desolati, Michel Preud'homme, Giovanni Stroppa, Roberto Sosa, Simone Vergassola e Luis Suarez.