Sergej Milinkovic-Savic, il Sergente che non riuscì a lasciare la Lazio per 100 milioni

Ci sono due momenti culmine nella carriera di Milinkovic-Savic. Il primo è un giorno d'estate del 2015, quando il centrocampista serbo sbarcava a Firenze per firmare con la Fiorentina, dal Genk. Era tutto fatto, con i Della Valle che pregustavano un super affare. Poi la discesa in campo della Lazio, con il direttore sportivo Igli Tare a sfruttare i suoi buoni uffici con Mateja Kezman, ex attaccante del PSV, per portarlo nella Capitale, quasi con le lacrime agli occhi. Un grande colpo per i biancocelesti, un super smacco per i viola.

E poi c'è la telefonata a Lotito per convincerlo di lasciarlo andare. Cioè quest'estate, dopo 8 anni di Lazio, per accettare l'offerta araba. Ieri ha anche segnato nella vittoria contro l'Al Ettifaq, mentre la sua squadra è prima in classifica, meglio anche di quella di Cristiano Ronaldo. Il Sergente sta inanellando ottime prestazioni anche se sarebbe bello capire quale è la sua opinione sul campionato saudita. Lo si saprà presto, in estate, quando la finestra di mercato sarà aperta.

Queste le parole di Lotito sul come mai il serbo non è mai andato via dalla Lazio prima dell'Al Hilal. "Per lui non abbiamo mai ricevuto offerte concrete da top club, l'unica vera fu da parte di una squadra italiana, di cui non farò il nome, che offrì oltre 100 milioni di euro. Io declinai l'offerta perché avevo preso l'impegno con Inzaghi e inoltre non avremmo fatto in tempo a sostituire Sergej, dato che quell'estate il calciomercato chiudeva a metà agosto". Oggi Milinkovic-Savic compie 29 anni.