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tmw / nazionali / Under 21
Zappacosta: "Saremo all'altezza della Germania. Daremo tutto anche se è un'amichevole"
mercoledì 25 marzo 2015, 11:30Under 21
di Alessandro Paoli
per Tuttonazionali.com
fonte VivoAzzurro.it

Zappacosta: "Saremo all'altezza della Germania. Daremo tutto anche se è un'amichevole"

Davide Zappacosta, difensore classe '92 in forza all'Atalanta BC, ha rilasciato la seguente intervista sul sito ufficiale di Vivo Azzurro (VivoAzzurro.it):

Con l’Under 21, venerdì affronterai in amichevole la Germania. Cosa conosci dei tuoi avversari?
"Ho sentito che la loro rosa sul mercato vale quasi il triplo della nostra. Sono curioso di vedere se sono così forti. Io penso che saremo all’altezza. Anche se è un’amichevole daremo tutto, perché rappresentiamo la Nazione".

La gara con la Germania sarà un ottimo test di preparazione in vista dell’Europeo di giugno. Come commenteresti il girone in cui siete stati sorteggiati (n.d.r. Portogallo, Svezia e Inghilterra)?
"Premesso che quando affronti le otto squadre più forti d’Europa il livello è alto, e una vale l’altra, ho visto qualche partita delle nostre avversarie, e, secondo me, lavorando bene, potremmo dire la nostra. Il Portogallo ha qualcosa in più a livello tecnico, Svezia e Inghilterra invece sono squadre fisiche e fastidiose poiché lottano su tutti i palloni".

Come hai iniziato a giocare a pallone?
"Ho iniziato da piccolo nel Sora, avevo 7 anni. Quando sono salito di categoria, sono stato allenato da mio padre Roberto, che era appunto il tecnico dei giovanissimi. È stato uno degli anni dove ho giocato di meno,nella mia carriera: mi teneva in panchina per mostrare ai miei compagni che non avvantaggiava suo figlio".

Da bambino mostravi già quelle doti che ti avrebbero portato in Serie A o le hai apprese nel tempo?
"Sono sempre stato un ragazzo nella media, ma ho lavorato tanto per arrivare in Serie A e nell’Under 21. Ci sono parecchi bambini che da piccoli partono un gradino avanti agli altri e poi si perdono. Secondo me nel 90% dei casi la differenza la fa la voglia di arrivare e l’umiltà".

In cosa vorresti migliorare tecnicamente?
"Quando posso mi fermo ad allenarmi nei cross e negli stop a seguire, che sono fondamentali per il mio ruolo".

"Zambrottino" ti dice qualcosa?
"Adesso mi soprannominano così, prima mi chiamavano Cafù. Sono accostamenti piacevoli, ma credo proprio di doverne fare ancora tanta di strada".

A chi ti ispiravi da bambino?
"A Pavel Nedvěd. Mi piaceva come persona e come calciatore. A lui ruberei tutto: grinta, completezza, determinazione e capacità di calciare con il destro e con il sinistro".

Invece cosa “ruberesti” ai tuoi compagni di squadra dell’Under 21? Indicaci tre nomi…
"A Rugani ruberei la professionalità, a Belotti il fiuto del gol e a Baselli la visione di gioco".

Quale giocatore ti ha messo maggiormente in difficoltà fino ad ora?
"Forse Cossu. Ma in generale tutta la catena sinistra del Cagliari di Zeman. Eravamo in trasferta, e loro attaccavano in messa. Spesso mi ritrovavo a fronteggiare due o tre persone".

Qual è il consiglio più prezioso che ti è stato dato?
"Quello di non montarmi la testa e rimanere sempre con i piedi per terra. Me lo ha insegnato mio padre".

Hai gesti o riti che esegui sistematicamente prima di entrare in campo?
"Bacio i parastinchi su cui ho fatto apporre le iniziali dei miei genitori".

Fuori dal campo che persona sei?
"Poca PlayStation e molta interazione. Mi piace cenare o uscire con amici e compagni di squadra".

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