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Prandelli: "Aspettiamo Giuseppe Rossi. Gli oriundi? Thiago Motta è un esempio positivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 19 aprile 2014, 16:00Nazionale A
di Alessandro Paoli
per Tuttonazionali.com
fonte Radio Deejay - Deejay Football Club

Prandelli: "Aspettiamo Giuseppe Rossi. Gli oriundi? Thiago Motta è un esempio positivo"

Cesare Prandelli, CT della Nazionale A, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sulle frequenze di Radio Deejay all'interno della trasmissione Deejay Footbal Club:

Dove sarà in questo pomeriggio di Serie A?
"Sarò a Parma questo pomeriggio per vedere qualcuno dei nostri ragazzi".

Qual è il suo punto di vista sugli oriundi?
"Ognuno la può pensare come vuole ma credo che il problema sia l'alto tasso di stranieri nel nostro campionato. I ragazzi che ci sono possono aiutare a crescere. Thiago Motta in questo senso è un esempio. Con la sua personalità aiuta a far crescere tutto il gruppo".

Chi sarà il vice Pirlo al Mondiale? Può essere Verratti?
"Fermo restando che Verratti lo abbiamo seguito fin da prima degli Europei, credo che i giovani calciatori debbano adattarsi anche ad altri ruoli quando ci sono giocatori davanti a loro".

Verratti può darle il vantaggio di schierarlo anche come mezzala.
"Con un centrocampista sull'esterno si, ma in un rombo no".

Quanti giocatori porterà per ciascun reparto in Brasile? C'è posto per Giuseppe Rossi, qualora dovesse recuperare dall'infortunio?
"Dipende da Giuseppe Rossi. I tempi sono stretti ma l'amore che abbiamo nei suoi confronti è tanto".

Come valuta El Shaarawy dopo i test atletici di Coverciano?
"È un ragazzo che è stato con noi per un anno e mezzo. Questo è stato un segnale per dimostrare a lui che lo prendiamo in considerazione".

Rimarrà altri due anni?
"Sarà così".

Può parlarci del codice etico, elemento cardine della sua gestione in azzurro.
"Non credo che nessuno sia felice di vedere gomitate in campo. È un codice che ci siamo dati noi, il termine etico è stato affibbiato da altri. Purtroppi molti non vogliono capire, in Europa siamo gli ultimi a portare avanti certi comportamenti".

Ci sono novità tattiche che ha in mente per il prossimo Mondiale?
"No so. Ogni Nazionale ha il suo marchio di fabbrica. Ci saranno varie situazioni interessanti, con moduli contrapposti e questo ti permetterà di affrontare certe situazioni in determinati modi".

Preferisce attuare la politica del possesso palla o attendere l'avversario e ripartire?
"L'esperienza della Confederations Cup ci è d'insegnamento. Abbiamo affrontato entrambe le situazioni e per questo servirà una grande condizione fisica".

Il vostro obiettivo al Mondiale?
"Il passaggio del turno sarà un obiettivo, poi dovremo programmare tutto. Sognare poi è sempre bello".