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FIGC - Macalli: "Tavecchio è una persona per bene. Verrà ascoltato e spiegherà le sue ragioni"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 21 agosto 2014, 12:40News
di Alessandro Paoli
per Tuttonazionali.com
fonte Tele Radio Stereo 92.7FM

FIGC - Macalli: "Tavecchio è una persona per bene. Verrà ascoltato e spiegherà le sue ragioni"

Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, è intervenuto sulle frequenze di Tele Radio Stereo 92.7FM. Di seguito i passaggi della sua intervista inerenti all'ambito azzurro:

In un'intervista il presidente del CONI, Malagò, fa intendere come Tavecchio possa anche tornare sui suoi passi se le cose non andassero come da programma.
"Si continuano a gettare ombre su chi ha avuto un'esternazione infelice, non prendendo però in esame quelli che sono i programmi scrupolosamente presentati. Carlo Tavecchio è una persona per bene che tra l'altro ha chiesto scusa. Ma gli attacchi sono proseguiti, nei suoi confronti, nei miei. Lui verrà ascoltato e spiegherà i fatti. Non vedo cosa possa accadere in termini legali per la Federcalcio. C'è voglia mediatica di gettare fango sul nuovo corso del calcio italiano, un accanimento che non sta né in cielo né in terra, non si lasciano lavorare in pace professionisti che si stanno impegnando per riforme che sono in agenda, ma tutto questo non mi sorprende. Mi auguro che la FIGC abbia tempo per fare quello che è in programma, abbiamo cominciato con la nomina del Commissario tecnico ma dobbiamo lavorare in serenità per attuare tutte le riforme".

Sorprende però dall'esterno che per cambiare il calcio si sia aspettato che Godin con un gol ai Mondiali eliminasse l'Italia di Prandelli...
"Non è vero, perché Abete, persona per bene, aveva già in programma di rassegnare le dimissioni, a prescindere da come sarebbe andata l'esperienza in Brasile. Che il calcio italiano sia in crisi è vero, ma che come al solito si esageri è un altro conto".

Ossia?
"C'è una chiara volontà di far apparire tutto come un disastro. Il calcio in Italia non sta vivendo il momento migliore, ma in un Paese che sta soffrendo una crisi nera, totale, l'azienda calcio può considerarsi un fiore all'occhiello, in confronto al resto dell'Italia, nel calcio sono tutte rose e fiori. Non bisogna gettar via l'acqua col bambino, ma affrontare senza frenesia le problematiche, che comunque ci sono. Basta guardare i numeri che produciamo".

Quali?
"Trovatemi voi un'azienda in Italia che abbia un appeal che induce sponsor a investire oltre un miliardo di euro l'anno per la stessa. Questo fa il calcio, ma questo aspetto non viene mai evidenziato".

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