FIGC - Tavecchio: "La mia una battuta infelice. LND aperta agli extracomunitari"

Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della FIGC, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport:

"Credo che il programma presentato preveda novità per il mondo dei giovani. Il progetto giovani ha una filosofia diversa, in Italia le squadre professionistiche hanno i loro vivai ma escono da gruppi esigui di soggetti, 5-6mila giocatori. Io voglio creare centri di formazione federale che abbiano una ragnatela su tutto il territorio. In questi centri confluirà un bacino di 700mila soggetti che potranno essere valutati e visionati; l'aspirazione di un giovane è quella di arrivare in Serie A, il resto è inutile. È un progetto importante, che mette in condizione, in Italia, di non mandare solo osservatori e scout. Sarebbe la Federazione, coi suoi centri, gestiti da Coverciano, a mettere in mostra i talenti. I nostri giovani devono essere la nostra forza, non quelli di Sudamerica o altrove. L'inchiesta FIFA? Ho fatto un'uscita infelice in un contesto di una presentazione di un programma che durava più di un'ora. Ho chiesto scusa, il problema però è chiarissimo: per il mio privato e pubblico, lo dico con arroganza, ci sono pochi che hanno fatto quel che ho fatto io per il terzo mondo. Non racconto la mia storia africana ma dico solo una cosa: abbiamo permesso a diecimila extracomunitari di scendere in campo, ci sono società con undici extracomunitari. Ci si può iscrivere senza ulteriori orpelli, oggi diecimila persone extracomunitarie giocano nel campionato di calcio dilettantistico. È un fatto: io sono stato in Africa a fare calcio e campi di calcio".