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Palermo, Iachini: "A Napoli per vincere"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 23 settembre 2014, 14:00Primo Piano
di Marco Di Girolamo
per Tuttopalermo.net

Palermo, Iachini: "A Napoli per vincere"

L'allenatore del Palermo Giuseppe Iachini è stato il protagonista della conferenza stampa odierna, analizzando molti temi e aspetti di questo inizio di campionato dei rosanero, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Nella testa l’idea è quello di valutare singolarmente i recuperi di tutti i ragazzi. Abbiamo ancora qualche allenamento e quindi possiamo monitorare diverse cose. Quando si giocano partite intense come quella contro l’Inter ci sono tante cose da valutare. Poi con lo staff tecnico dopo l’allenamento mattutino di domani faremo il punto della situazione e capiremo se in qualche ruolo bisognerà cambiare necessariamente. Varianti tattiche? Beh, stiamo lavorando su tanti ragazzi, un conto è l’allenamento e un conto la partita vera. Il Napoli è allenato da un grande allenatore come Benitez, è una squadra forte, esperta e di grande qualità tecnica. Lo dicono i numeri dello scorso anno. Sono giocatori che sanno creare superiorità numerica e sono bravissimi ad andare nell’uno contro uno. In un ambiente importante servirà una gara di grande spessore per portare a casa un risultato positivo. La crisi del Napoli è solo nei risultati, io ho visto le partite e sono una squadra che tira decine di volte in porta ogni gara. E’ un momento sfortunato nella realizzazione, non possiamo che sperare che questo momento continui contro di noi. Il Napoli non è in crisi e dovremo fare una grandissima partita. Non possiamo pensare di andare a giocare cambiando mentalità, non è detto che se giochi con tre punte sei più offensivo; nel calcio conta il numero degi giocatori che porti in area di rigore vedi il gol fatto a Verona. Se in campo pensiamo solo un tipo di partita non possiamo avere speranza di fare bene, dobbiamo avere sempre l’idea di attaccare per fare gol altrimenti subisci le qualità avversarie. Non andremo mai in campo per fare 0-0, abbiamo la possibilità di giocarcela perchè il golletto può sempre uscir fuori, dobbiamo avere un atteggiamento propositivo. Confidavo in un inizio così per Dybala e gli altri giovani. Stiamo crescendo, stiamo facendo di tutto perché Joao Silva e Makienok possano crescere anche loro e sappiano interpretare il prima possibile i meccanismi che ci servono sul campo. Cercheremo di fare ambientare anche loro il prima possibile. La loro crescita è già stata importante.

Il concetto è quello applicato con Vazquez, uno che si sente una punta, ma che sta interpretando altre soluzioni tattiche, magari arretrandolo un po’. Secondo me poteva fare anche quattro gol fatti in questo momento del campionato ed essere capocannoniere. Poteva far gol sia con la Samp, che col Verona, che con l’Inter. Con le sue caratteristiche sta dimostrandodi poter essere davvero una punta come sente nel cuore. Fermo restando che lo stiamo preparando per fare anche altre cose. Dico le stesse cose che ho detto alla squadra: abbiamo fatto un’ottima partita, ma questa categoria ti impone più cattiveria, più determinazione nel fare un gol in più. La Serie A ti porta ad affrontare tante squadre che hanno individualità importanti, possono far gol in qualunque momento con una giocata singola, con un’imbucata di alta qualità tecnica. Bisogna essere cattivi quando arrivi a ridosso dell’area di rigore. In queste partite abbiamo avuto tante occasioni, ma bisogna anche metterla dentro. Feddal non è sicuro come altri compagni? Mazzone mi diceva sempre ‘mo’ ve faccio vede’ l’almanacco’. Nel senso che ha giocato poco negli anni precedenti. Sta crescendo e sta facendo bene il discorso tattico. Ha un buon piede e certe caratteristiche che nel suo ruolo fanno intravedere una buona prospettiva. Deve solo lavorare e di volta in volta potrà dare sempre più il suo contributo. Il mio compito da allenatore è di far crescere tutti i componenti della squadra individualmente. Bamba? La differenza è che ha lavorato meno con noi. Qui abbiamo subito una partita di campionato, mentre quando è arrivato Feddal giocavamo amichevoli e se c’era un errore potevamo correggere senza drammi".