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ESCLUSIVA TUTTOPALERMO.NET - Ex Palermo, Taglialatela: "Palermo e Napoli molto simili, i rosa sono una rivelazione. Ricordo ancora il mio esordio..."
giovedì 5 marzo 2015, 16:13Interviste
di Marcello Scuderi
per Tuttopalermo.net

ESCLUSIVA TUTTOPALERMO.NET - Ex Palermo, Taglialatela: "Palermo e Napoli molto simili, i rosa sono una rivelazione. Ricordo ancora il mio esordio..."

Giuseppe Taglialatela, detto Pino, ex portiere del Palermo nella stagione 1988/1989 (34 presenze e 19 reti subite) e nella stagione 1991/1992 (38 presenze e 43 reti subite), è stato intervistato da Rosario Carraffa e Marco Di Girolamo per TuttoPalermo.net, durante la trasmissione radiofonica "Giovedì nel Pallone" in onda sulle frequenze di Radio In 102 FM, dove ha parlato dell'attuale Palermo, ma non solo.

Come valuti il campionato del Palermo?
"I rosanero sono tra le rivelazioni del campionato, è una squadra che in teoria doveva lottare per la salvezza ma il gran lavoro della società e dell'allenatore ha permesso di lottare per ben'altri obiettivi. E' nata una grande alchimia con tutto l'ambiente ed è molto importante, oltre ovviamente all'esplosione di alcuni singoli, il Palermo continua a sfornare grandissimi campioni e non può che farmi piacere, ho giocato in rosanero per due stagioni assaggiando per la prima volta il grande calcio".

Parlando invece del Napoli, squadra a cui tieni particolarmente, quest'anno la squadra aveva altri obiettivi...
"Ad inizio campionato l'obiettivo primario era raggiungere la Champions League ed ancora siamo in corsa, credo che quest'anno ci siano colpe sul mercato, alcuni reparti che avevano bisogno di innesti sono rimasti invariati, soprattutto centrocampo e difesa. Tutto ciò che di buono il Napoli ha fatto è merito di un grande allenatore come Benitez. Purtroppo la squadra vive un pò a giornate, soprattutto quando si trova contro squadre che giocano senza paura, diciamo che è mancata la continuità".

Hai disputato due stagioni in rosanero, cosa è mancato a quel Palermo?
"Il primo anno c'erano uomini che facevano calcio con grande passione, si è speso molto tempo e denaro per la squadra ma non si può avere tutto subito, Palermo veniva da una rifondazione ed era una situazione delicata, non avevamo neanche il campo dove allenarci quindi spesso ci allenavamo anche a Mondello sulla spiaggia ad esempio, una serie di disagi che però ci hanno dato grande forza e per poco non centrammo la promozione. In Serie B invece, nella mia seconda esperienza a Palermo, non è andata benissimo, c'erano state dietro delle cose strane che abbiamo capito solo qualche anno dopo e purtroppo la retrocessione non è sinceramente dipesa dalla squadra". 

Secondo te una piazza come Palermo meriterebbe di lottare per la Champions alla pari di Lazio e Napoli?
"Sicuramente si, la piazza palermitana è di prim'ordine e per esperienza so che, a livello di fame di calcio ed affetto, è assolutamente alla pari di Napoli. Il calcio però oggi è cambiato, bisogna tenere sotto controllo tutta la società per non rischiare la fine che hanno fatto qualche anno fa lo stesso Napoli e la Fiorentina, come ora sta accadendo a Parma. Capisco la voglia dei tifosi di volere sempre qualcosa in più, ma Zamparini sta già facendo grandissime cose".

Hai vinto uno scudetto, due Coppa Italia ed una Supercoppa, quale episodio ricordi con maggior affetto?
"Per essere sincero alla prima Coppa Italia ero più uno spettatore, non la sento molto mia, così come la Supercoppa del '90. Sento mia quella vinta con la Fiorentina, perchè l'ho vissuta direttamente. Più che altro io comunque ricordo con affetto i miei esordi, come quello con la maglia rosanero e l'esordio in Serie A".

Il tuo ricordo più bello con la maglia rosanero?
"Ricordo con grande affetto la prima vittoria a Trapani ed anche la vittoria del derby contro il Messina, c'era lo stadio strapieno ed è stata una grandissima emozione, ribaltammo il risultato vincendo 2-1".