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Palermo, Rigoni: "Fiero di essere al Palermo. Vogliamo chiudere al massimo. Mio padre è come Zamparini"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 17 aprile 2015, 12:40Interviste
di Claudio Puccio
per Tuttopalermo.net

Palermo, Rigoni: "Fiero di essere al Palermo. Vogliamo chiudere al massimo. Mio padre è come Zamparini"

Intervistato dal Corriere dello Sport, il centrocampista del Palermo Luca Rigoni ha parlato della propria famiglia e della sua permanenza a Palermo, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Ognuno di noi in famiglia ha la sua strada. Mio fratello Nicola gioca nel Cittadella. Mio padre Gianluigi, invece, con il Summania ha battuto il Malo e in classifica ha quasi gli stessi punti del Palermo. Papà è un po’ come Iachini: poche parole, massimo rispetto e grande cuore. Tommaso, mio figlio, già guarda le partite e vuole fare gol. Ma, per adesso penso a godermi i suoi due anni e mezzo. È un bambino allegro e cresce bene, gli piace stare con i bambini e con gli adulti. Da grande gli auguro un’educazione sana e corretta, dei principi e poi deciderà lui stesso. Non gli imporrò mai niente". Rigoni parla poi della sua esperienza in rosanero e del suo ruolo in squadra: "Prima giocavo solo davanti alla difesa, Iachini vuole inserimenti offensivi anche sui cross.

Ora, la presenza di Maresca mi ha quasi costretto a spostarmi ma sono contento del nuovo ruolo, ottengo grandi soddisfazioni a partire dai gol segnati. La scelta di venire a Palermo non è stata dettata dai soldi. Avevo bisogno di nuovi stimoli, una nuova avventura per rimettermi in gioco. E non smetterò mai di ringraziare il Palermo che mi ha cercato con insistenza, penso di essermela cavata alla grande. Qui c’è grande qualità di giocatori, visibilità e tanta gente al seguito di una passione: per me è motivo di orgoglio, a trent’anni è come se fosse la mia seconda giovinezza". Infine, l'ex Chievo ha parlato della vittoria contro l'Udinese e degli obiettivi di fine stagione: "Per il Presidente la sfida contro l’Udinese è come giocare tra i mobili di casa, è una sfida così particolare che ci ha caricati al massimo. Per noi rosanero sei settimane senza vittorie erano troppe. Siamo tornati ad essere il Palermo. Il Presidente ci parla spesso di Europa ma a conti fatti l’obiettivo era la salvezza, qualsiasi altra valutazione sarà fatta alla fine. Noi vogliamo chiudere nel migliore dei modi, poi a luglio il presidente formerà un nuovo gruppo e chiarirà determinate cose”.