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Palermo, Gilardino: "Felice di aver conquistato i palermitani. Di Marzio fondamentale. Spero rimanga Ballardini"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 27 maggio 2016, 11:03Interviste
di Claudio Puccio
per Tuttopalermo.net

Palermo, Gilardino: "Felice di aver conquistato i palermitani. Di Marzio fondamentale. Spero rimanga Ballardini"

Il bomber rosanero Alberto Gilardino è stato intervistato dal Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Ero già vaccinato per le battaglie. Con Verona e Parma ho vinto due spareggi salvezza, con Genoa e Bologna ho giocato per le parti basse della classifica. Dopo tutti i successi che ho avuto, è bello anche raggiungere risultati attraverso la sofferenza. L’aver fatto felice la gente siciliana con la salvezza all’ultima giornata mi riempe davvero d'orgoglio. In quella festa ho scaricato tutta l’adrenalina che avevo accumulato. E’ stata una stagione ad alta tensione, venirne è fuori è stata davvero un’impresa. Avvertivo una fiducia che cresceva giorno dopo giorno, partita dopo partita nel lavoro quotidiano. Sapevo di arrivare in un clima di scetticismo, ma ho scelto i rosa proprio per dimostrare che potevo eliminare quel ricordo del gol di mano e diventare importante per Palermo. Ho visto che la gente si affezionava prima alla persona che al calciatore, i palermitani hanno capito che ho lottato sempre dando tuto nonostante tante difficoltà. Se sono veramente felice oggi è perché ho fatto un regalo grandissimo alla città che voleva fortemente questa serie A ma anche a me stesso, facendo cambiare opinione ai tifosi. Non ho mai fatto il capitano in nessuna delle squadre dove sono stato. Al massimo al Genoa ho portato la fascia se mancava qualcuno. Mi sono sempre sentito un leader silenzioso, a cui piace lavorare e trasmettere emozioni con quello che faccio sul campo. Sorrentino ha fatto una scelta di vita, non voleva più stare lontano da casa e c’è da capirlo.  Ora non so dire se mi piacerebbe prendere il suo posto come capitano, ma il solo fatto che un’idea del genere sia stata pensata mi riempie di gioia. Per quanto riguarda il futuro ho altri due anni di contratto. A Palermo io e la mia famiglia stiamo non bene, ma benissimo. Al Sud si arriva sempre un po’ prevenuti, ma mi sono bastati pochi mesi per capire che qui la qualità della vita, anche extra calcio, è di assoluto valore. Mi sono ambientato alla perfezione. Il mio obiettivo è arrivare a 200 gol in Serie A e continua a essere quello. Credo di avere dimostrato di poter ancora fare gol in questa categoria e dunque spero di essere considerato un giocatore importante del Palermo del futuro. Fra poco farò 34 anni ma mi sento bene, ho le stesse motivazioni dei tempi migliori. Sinceramente non mi sento pronto per fare da chioccia ad attaccanti più giovani.

Vorrei essere un punto di riferimento del Palermo. Se la società non la pensa così, mi dovrà dire cosa ritiene di voler fare. Non parlerò con Zamparini, preferisco che sia il mio agente a discutere, se no è inutile che ci sia, ma sono convinto che con il presidente non ci saranno problemi". Anche Gilardino sottolinea l'importanza del ruolo di Gianni Di Marzio da quando è arrivato a Palermo: "Di Marzio è stato nei mesi finali un collante straordinario fra noi e la società. Non lo conoscevo, ha ridato a tutti il sorriso, spero adesso possa rimanere perché è un interlocutore fondamentale in una squadra di calcio". Un pensiero poi sul tecnico Davide Ballardini: "Ballardini è stato bravo a cambiare idea su molti di noi quando è tornato. La squadra gli ha dato massima disponibilità, questa unione è il motivo per cui ci siamo salvati. Credo sia normale ripartire da lui ma dopo quello che è successo quest’anno non si può mai dire". Gilardino è tornato anche sulla sua stagione: "Dybala è un fuoriclasse, Belotti è il futuro della Nazionale. Il fatto di aver segnato più di loro al primo anno mi inorgoglisce anche perché vi assicuro che non è stato facile. Andare in doppia cifra era il mio traguardo a inizio stagione, ce l’ho fatta anche grazie all’aiuto dei miei compagni. Ho sempre fatt gol di testa, credo siano più di 50 in carriera pur non avendo un fisico da corazziere. Il più importante dell’anno l’ho segnato proprio di testa, a Frosinone. Determinante per salvarci. Un po’ credevo alla convocazione in Nazionale visto anche il parco attaccanti attuale degli azzurri dove non ci sono molti elementi di esperienza, invece Conte non mi ha preso in considerazione. Ma non importa, faccio un grande in bocca al lupo all’Italia, in Francia andrà avanti perché comunque ha un allenatore vincente che basa tutto sul lavoro assiduo. A me un pizzico di rammarico resta, magari se facevo 15 gol mi avrebbe chiamato. Mi vengono ancora i brividi a pensare alla vittoria nel Mondiale del 2006. Un periodo fantastico, con Lippi che fu un fuoriclasse nella gestione di quello straordinario gruppo. Il fatto che siano già passati 10 anni mi induce a pensare che nella vita e nel calcio bisogna godersi i momenti belli. Per questo adesso le assicuro che, anche se è un emozioni diversa, mi sto godendo da matti questa salvezza raggiunta con il Palermo e la gioia che abbiamo regalato ai tifosi".