Palermo, Zamparini: "Consapevoli dei nostri limiti cercheremo di fare un Palermo forte. Punteremo sui giovani. Ecco il futuro societario"

Prima della presentazione di Rino Foschi e Stefano Pedrelli, ha parlato il Presidente Maurizio Zamparini, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Rino è stato il mio unico direttore sportivo. Non ha bisogno di essere presentato perché lo conoscete meglio di me. Presento oggi anche il mio consulente Pedrelli, conoscete bene anche lui. È tornato anche il primo collaboratore i Foschi, ovvero Corti. Fanno parte del primo Palermo e sono l’inizio di una stagione molto buona. L’esperienza di tanti anni mi dice che la conoscenza va a sopperire alla mancanza di entusiasmo. Il mio orgoglio e avere collaboratori capaci. A volte il denaro non basta, sono convinto che i miei collaboratori faranno un Palermo forte. Per quanto riguarda il futuro societario, sono giunto al capolinea come Presidente non come azionista. Ci sono trattative avviate per una nuova proprietà, sia con l’Oriente che con l’Occidente, ma sono pronto a restare per dare la mia esperienza. Non c’è fretta però. Tutte le cordate interpellate, specialmente quella asiatica, vogliono che rimanga per la gestione. Quella americana invece vuole il 100%. Tacopina mi ha portato un imprenditore di origine palermitana, io gli ho chiesto una lettera di intenti. Sono pronto a cedere in una settimana, ma pensò che i tempi per gli orientali possano essere più lunghi.Ho detto in un comunicato di essere pronto per lo stadio. Penso di poter chiudere in un mese e mezzo sia per lo stadio che per il centro sportivo anche con l’interesse dei cinesi. Per quanto riguarda il mercato non ci saranno colpi, ma un mercato fatto con oculatezza da Rino, che conosce il calcio meglio di tutti, e da Corti, che è uno dei migliori osservatori. Sarò sempre vicino a loro e alla nuova proprietà presenterò uno staff di primo livello. Sono felice anche per le giovanili che continueremo a sviluppare. Vazquez andrà sicuramente via ma Embalo e Balogh sono pronti.Abbiamo 5-6-7 innesti pronti, Rino ha l’esperienza per costruire una squadra.

Se ha portato in A il Cesena senza una lira, può farlo anche a Palermo con l’uscita di Vazquez e con i bonus di 3,5m per Viviano e Benali. Il mercato però non è difficile solo per noi. Cavani, Pastore e Dybala non erano colpi. Maniero lo era, ma aveva 50 anni (ride, ndr.). Ho detto a Rino che farà dei miracoli, come Maccarone che regalammo alla Sampdoria. Lo scorso anno iniziammo con Iachini che non si presentò in ritiro perchè aveva altre offrte, ma nella disgrazia abbiamo dimostrato che non siamo da B. Non voglio commentare la situazione Gilardino. Lui e Sorrentino per me non sono perdite, Poavec è un ottimo portiere e non ci manca Maresca. Gli attaccanti che abbiamo sono migliori del Gila di adesso, Nestorovski aspetta il passaporto bulgaro. Credo nella nostra Primavera, la nostra politica è sempre quella dei giovani, solo che prima il nostro monte ingaggi era 45 milioni come la Fiorentina, ora 25. Invidio.  il Chievo che arriva decimo con 16 milioni- Pur consapevoli dei nostri limiti vogliamo fare un Palermo forte. Con Vazquez e Dybala siamo arivati undicesimi, lo scorso anno sedicesimi senza Dybala. Con nuovi investitori sarebbe stato diverso. La nostra fortuna è comunque avere un bilancio sano e pagare tutti, tranne Mascardi che ha provato ad estorcermi denaro. Per quanto riguarda Ballardini oggi lo vedrò con piacere ma non ha fatto capricci. Anche Iachini lo scorso anno lo vidi in ritiro mica me lo sono sposato". Infine un riferimento sulla situazione di Franco Vazquez: "Ha rifiutato la Cina che ci avrebbe portato più soldi. Il Siviglia si è avvicinato e ho avuto conferme di interesse anche dall'Inghilterra. Il mercato comunque lo fa Rino".